Per evitare la chiusura dell'Hotel delle Palme...
Il piano "lacrime e sangue" del gruppo Acqua Marcia Turismo spa
L’Hotel delle Palme non chiuderà ma in cambio dovranno essere modificati i contratti dei dipendenti dell’Hotel Villa Igiea e del Des Etrangers & spa da tempo indeterminato a determinato, dovranno essere esternalizzati i vari servizi e licenziati 30 dipendenti dislocati nelle diverse strutture.
E’ quindi un piano "lacrime e sangue" quello presentato presso la Prefettura di Palermo dal gruppo Acqua Marcia Turismo spa, proprietario oltre che delle tre strutture già citate anche dell’Excelsior Hilton di Palermo e dell’Excelsior Grand Hotel di Catania. Un piano al quale però i sindacati si oppongono in maniera perentoria.
In Prefettura il tavolo chiesto e ottenuto dalle sigle non ha portato i risultati sperati: la società, rappresentata dall’amministratore delegato Massimo Pacielli, ha sì accettato di non chiudere l’Hotel delle Palme (fermo restando però la chiusura della ristorazione), come annunciato nelle scorse settimane, a condizione però che venga sottoscritta dai sindacati una pesante riorganizzazione. Nello specifico, Acqua Marcia ha richiesto per i dipendenti del palermitano Villa Igiea e del Des Etrangers di Siracusa la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato (8 mesi l'anno) o da full-time a part-time verticale sempre per 8 mesi l'anno; l’esternalizzazione dei servizi ai piani, camere, mini bar, lavanderia; il licenziamento di 30 dipendenti, dislocati in tutti gli alberghi, di cui i 15 lavoratori della ristorazione dell'Hotel delle Palme.
Dura la presa di posizione della Fisascat Cisl regionale: "Avevamo già rappresentato la nostra posizione nel corso degli incontri precedenti. Non sono pensabili accordi che prevedano i licenziamenti, la trasformazione dei rapporti di lavoro da full time a part time o, ancora peggio, da tempo indeterminato alla stagionalità, perché pesantissime sarebbero le ricadute sugli aspetti retributivi e contributivi dei dipendenti" ha sottolineato Mimma Calabrò, segretario generale, secondo cui piuttosto “necessita intraprendere percorsi alternativi alle proposte aziendali, che possano al meglio tutelare i livelli occupazionali coinvolti".
[Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]
- Salta l'accordo sul Grand Hotel delle Palme (Guidasicilia.it, 21/01/14)