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Per far quadrare i conti...

L'operazione verità e la trasparenza sui conti siciliani trovano l'apprezzamento del governo centrale

22 marzo 2013

E’ stato un incontro molto positivo quello di ieri tra il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, l'Assessore all’Economia Luca Bianchi e il Ministro Vittorio Grilli, accompagnato dai vertici del Ministero dell'Economia.
L'operazione verità e trasparenza sui conti, il piano di aggiustamento strutturale dell'equilibrio economico-finanziario, insieme ai risparmi previsti con le ultime riforme, in particolare l'abolizione delle province, hanno trovato l'apprezzamento del governo nazionale, che ha garantito fattiva collaborazione.

La credibilità guadagnata con il nuovo corso della Regione Siciliana ha consentito, in un'assunzione comune di responsabilità, l'apertura di un approfondimento tecnico che già nei prossimi giorni darà i suoi frutti per risolvere le sfide più urgenti: flessibilità per la chiusura di un bilancio regionale che coniughi rigore, sostenibilità sociale e difesa dello Statuto siciliano.
Il Presidente Crocetta e l'Assessore Bianchi hanno espresso soddisfazione per l'esito dell'incontro. "Sembra che stiano ponendo le premesse, - hanno dichiarato - per un rapporto franco con il Governo centrale, per riprendere un cammino di sviluppo e di equità in Sicilia".

In separata sede, l’assessore Bianchi - che sta lavorando alla riscrittura della manovra di bilancio per contenere il disavanzo di un miliardo del 2012 - ha commentato le voci sul presunto rischio default regionale di cui hanno parlato i giornali in questi giorni. "Ho l’impressione che si susciti lo spettro del default per evitare di prendere decisioni. Non avremo il default perché le spese obbligatorie sono tutte coperte, ma abbiamo la necessità di rimpinguare il bilancio". "Elimineremo tutte le voci di spesa non indispensabili. Il problema è avere un progetto di bilancio credibile e chiaro", ha aggiunto l’assessore, secondo cui "sarà tra l’altro applicato il principio di equivalenza dei costi degli assessorati". "Vogliamo avviare tre grandi riforme che riguarderanno i forestali, i precari, per i quali prevediamo un percorso di stabilizzazione che deve compiersi nel giro di tre-quattro anni, e le società partecipate. Bisogna chiudere quelle in liquidazione e accorpare le altre: ne basta una per ciascuna area", ha affermato Bianchi.

Intanto, il governatore ha rilanciato l'introduzione dei ticket bocciati in commissione Sanità dell'Ars nei giorni scorsi. "Intanto quello della commissione è un parere consultivo, poi su questo tema si fa molta demagogia", ha sostenuto Crocetta. "Se il problema è il nome che suscita preoccupazione, bene: allora da ora li chiameremo ticket di solidarietà - ha affermato Crocetta - Si tratta di una misura che riguarda le fasce di reddito oltre i 100 mila euro, serve a finanziare interventi per i poveri".
Il governo, dunque, riproporrà la norma nella legge di stabilità. Non solo. E' pronto a sfidare il tabù della spesa a valere sul fondo sanitario. "Si può ridurre, ci sono i margini", ha affermato l'assessore Bianchi. "E' vero che se tagliamo la spesa della Regione si riduce la quota parte finanziata dallo Stato, ma stiamo ragionando su alcuni meccanismi" ha spiegato. Sicuramente, il governo metterà mano dentro il sistema delle Aziende sanitarie ospedaliere. "Le Asp sono una terra di nessuno - ha aggiunto Crocetta - queste aziende sono una prateria di spesa che nessuno controlla, si fanno gare indicando un codice specifico in possesso di una sola azienda che poi vince il bando. Questo finirà". Non saranno toccati invece i punti nascita. "Invece di far spostare le donne in gravidanza, faremo spostare i medici dove servono", ha annunciato infine il governatore.

[Informazioni tratte da Ufficio Stampa del Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta,  ANSA, GdS.it, Italpress - €conomiaSicilia.com]

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22 marzo 2013
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