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La Regione Siciliana si appresta a investe 70 milioni di euro nei sette siti della World Heritage List Unesco

07 luglio 2015

La Regione siciliana si appresta a investire 70 milioni nei siti Unesco. Sono sette, compreso l’ultimo, l'itinerario arabo-normanno che comprende Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale.
L'assessore regionale ai Beni culturali, Antonio Purpura, durante la presentazione del piano di gestione del comitato di pilotaggio, ha spiegato che i 70 milioni destinati agli attrattori Unesco provengono dai 200 messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020. Negli anni passati l'assessorato regionale aveva già investito nei siti Unesco siciliani 323,5 milioni tra il 2000 e il 2006 e 52,3 fra il 2007 e il 2013.

Nel sito appena proclamato patrimonio dell'umanità tra il 2000 e il 2013 sono stati investiti 135 milioni per la manutenzione, la conservazione e il restauro dei monumenti dell'itinerario. "È nostro proposito - ha aggiunto Purpura - dare nella prossima programmazione centralità agli attrattori Unesco e a quelli che, come Mozia, possono diventarlo. Ma questo è un percorso più lungo".
Lo sforzo di promozione del patrimonio culturale siciliano ha dato risultati incoraggianti. Purpura ha citato i dati di alcuni siti campione come la cattedrale di Monreale, il castello della Zisa e il chiostro di san Giovanni degli Eremiti. Stabili (190 mila) i visitatori a Monreale, alla Zisa sono stati 43.754 (+17,2%) e a san Giovanni degli Eremiti 63.327 (+3,5%). In crescita gli accessi anche in altri siti.

Il comitato di pilotaggio ha daato il via agli interventi previsti dal piano di gestione. Il comitato, presieduto dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha discusso l’adeguamento del sito agli standard di fruizione turistica e culturale. L’intero programma è stato presentato ieri al castello della Zisa, uno dei monumenti del percorso.

Tra i primi interventi la sistemazione, annunciata dal sindaco Rosario Lapunzina, del centro storico di Cefalù attorno alla cattedrale con la collocazione di varchi elettronici di accesso nell’area a traffico limitato e l’illuminazione a led in tutta la città.
A Palermo, attorno a palazzo dei Normanni sarà sostituita la pavimentazione in asfalto con una copertura più adeguata. Il "patto di Bonn", come lo ha definito il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, prevede anche l’utilizzo dell’ingresso principale dell’edificio come accesso per i turisti.

A Monreale, ha annunciato il sindaco Pietro Capizzi, il centro storico diventerà pedonale. Sarà anche riportata in cattedrale la rassegna di musica sacra.
L’impegno, ha sottolineato l’assessore regionale al turismo Cleo Li Calzi è quello di innalzare il livello complessivo di fruizione del patrimonio incluso nell’itinerario.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando il riconoscimento Unesco ha detto: "Vogliamo che ci sia la vita attorno ai monumenti Unesco, la cui delegazione giunta a Palermo nel 2014 ha respirato i nostri valori e il nostro entusiasmo. Il nostro sito ha ottenuto già a marzo un giudizio positivo, per questo eravamo fiduciosi. Oltre alle cattedrali di Monreale e Cefalù, c'è il riconoscimento per tutta la Palermo arabo-normanna. Alcuni incivili palermitani sono scontenti di non arrivare con il suv sotto casa, è mai possibile che non si capisce che se un immobile viene collegato al sito Unesco ottiene un vantaggio economico, oltre a quello per la città?".

"Il riconoscimento Unesco è il frutto di una preparazione durata sette anni - ha aggiunto Gianni Puglisi, presidente della fondazione Unesco - e di un lavoro scientifico, alla base del progetto, che prevede un coordinamento delle realtà territoriali per rendere fruibili questi siti. Sarà più difficile rendere fruibile la realtà di Palermo, vista la sua viabilità: in questi giorni assistiamo a polemiche surreali da parte di chi non capisce il valore economico del riconoscimento Unesco. Potremmo aiutarli con una calcolatrice".

- Patrimonio dell'Umanità (Guidasicilia.it, 06/07/15)

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07 luglio 2015
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