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Per i dipendenti della Regione siciliana una busta paga con lo scherzo... non gradito

Nessuno dei 15mila dipendenti ha incassato gli aumenti previsti dal nuovo contratto e gli arretrati previsti per il biennio 2002-03

29 giugno 2005

Tra i lavoratori il 27 di ogni mese è la giornata più attesa, quella in cui si può tirare un piccolo sospiro di sollievo. Per la maggior parte dei lavoratori, superfluo dirlo, il 27 di ogni mese è il giorno della ''busta paga''.
Per i 15 mila dipendenti della Regione Sicilia il 27 appena passato, è stato un giorno atteso più di tutti gli altri 27, perché dovevano ricevere contemporaneamente gli stipendi maggiorati per effetto del rinnovo contrattuale e gli arretrati del biennio 2002-2003. Insomma, un 27 con i fiocchi.
Invece, aprendo le loro tante attese buste, sono rimasti tutti con un palmo di naso.
Pur avendo ricevuto regolarmente lo stipendio, nessuno ha incassato gli arretrati: gli uffici della Regione non hanno fatto in tempo ad aggiornare i dati (e a calcolare quanti soldi servissero) per la tradizionale scadenza del 27.

Ma c'è stato pure chi è rimasto gabbato due volte: al dipartimento Beni culturali e in quello al Lavoro i dipendenti hanno ricevuto due buste paga. Gabbato? si chiederà qualcuno, ne hanno ricevuto due invece che una!
Andiamoci piano: la prima conteneva lo stipendio completo di prospetto informativo e i soldi erano accreditati nel conto in banca. La seconda conteneva lo stesso prospetto riferito, in questo caso agli arretrati, ma i soldi non c'erano. Non sono stati accreditati nel conto in banca.
Eppure la busta paga parla chiaro, ci sono tutte le voci: ''aliquota media applicata'', ''arretrati stipendio anni 2002/2003'', ''arretrati contributi'', e accanto a ogni voce l'importo. A mancare sono solo i soldi.

I soldi arriveranno, hanno subito assicurato all'assessorato al Bilancio, e anche in fretta: ''Probabilmente l'invio della busta paga è stato un eccesso di zelo delle amministrazioni che più velocemente ci hanno inviato i dati sugli arretrati - spiega il dirigente Mariano Pisciotta -. Ma non tutti li hanno comunicati tanto rapidamente e noi stiamo ultimando adesso le verifiche. Solo nei prossimi giorni sposteremo nell'apposito capitolo di bilancio le somme necessarie a pagare gli arretrati. Probabilmente non occorrerà nemmeno attendere il prossimo stipendio. Basterà proprio qualche giorno''.

Nell'attesa però i leader dei sindacati protestano: ''Da tempo chiediamo che si crei un unico ufficio regionale che si occupi degli stipendi, oggi invece ogni assessorato fa per sé e questo provoca episodi dal sapore amaro come questo, capitato a chi da anni attendeva gli arretrati''.

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29 giugno 2005
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