Per il capitano La Rosa l'aula della Camera è rimasta vuota...
"A chi dovrebbe guardare la politica in Italia se non a un uomo come Giuseppe La Rosa per comprendere la grandezza della propria missione?"
"Provo un'amarezza profonda, a fronte di quello che è accaduto, nel vedere quest'aula vuota". Così il ministro della Difesa, Mario Mauro, ha iniziato ieri la sua informativa urgente sul grave attentato in Afghanistan che ha causato la morte del capitano Giuseppe La Rosa.
"A chi dovrebbe guardare la politica in Italia - ha proseguito il ministro - se non a un uomo come Giuseppe La Rosa per comprendere la grandezza della propria missione?". L'attacco terroristico che sabato scorso ha provocato la morte del capitano La Rosa, sabato scorso a Farah in Afghanistan, "conferma purtroppo che non è possibile azzerare completamente i rischi per i nostri militari, nonostante la validità delle procedure operative seguite e degli equipaggiamenti utilizzati".
Il ministro della Difesa ha reso noto all'aula che l'attentatore è stato arrestato: l'uomo, di circa 20 anni, si chiama Walick Ahmad, ed avrebbe reso "piena confessione" assumendosi "la responsabilità" dei due atti, che sostiene di aver messo a segno "non in concorso con altri". A chiarire la vicenda sarà comunque la magistratura.
L'attacco al convoglio italiano, in fase di rientro alla base - ha spiegato il ministro della Difesa - è "iniziato con il rallentamento in prossimità di un incrocio, all'interno del centro abitato, provocato, oltre che dalla conformazione stradale, da due Toyota e da un'autocisterna che procedeva in senso inverso. All'arrivo dei mezzi italiani, l'autocisterna si allontanava, mentre una delle due Toyota si portava in mezzo alla carreggiata fermandosi e provocando l'arresto del convoglio (immediatamente il conduttore scendeva e si allontanava) mentre la seconda agiva da blocco in coda al convoglio stesso". A questo punto l'attentatore, "che stava parlando con un poliziotto dell'Afghan National Police, al lato della strada, nei pressi di un assembramento di persone, è salito velocemente sul mezzo in testa al convoglio e ha lanciato attraverso la botola superiore un ordigno, dandosi poi alla fuga e confondendosi nella folla". "La granata cadeva nella parte posteriore del veicolo occupata dal capitano La Rosa", ha proseguito Mauro. "L'ufficiale - ha concluso - gridava tre volte "granata" e valutata l'inutilità di evacuare il mezzo, si interponeva fra l'ordigno e i commilitoni per ridurre gli effetti dell'esplosione".
Infine il ministro Mauro ha ribadito: "Confermo l'intendimento del governo di proseguire la partecipazione alla missione Isaf, il cui obiettivo ultimo è ormai prossimo (fine 2014, ndr), concludendola secondo i termini stabiliti".
[Informazioni tratte da ANSA, Corriere.it, Repubblica.it]
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