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Per il Lombardo-bis adesso ci sono tutti

Il governatore Lombardo ha scelto la nuova giunta ma una parte del Pdl gli chiede di azzerare tutto

12 giugno 2009

Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha assegnato ieri le deleghe agli assessori del suo secondo governo, nominati lo scorso 29 maggio, dopo che l'esecutivo era stato azzerato per la nota rottura con una parte del Pdl e con l'Udc.
Confermata la delega alla Sanità per l'uscente Massimo Russo, tecnico dell'Mpa. All'assessorato alla Presidenza va Gaetano Armao, anche lui un tecnico di area Pdl, che avrà l'interim ai Beni culturali, assessorato che nel precedente governo era stato assegnato all'Udc, così come quello all'Industria, ora affidato al tecnico Marco Venturi, vicepresidente uscente di Confindustria Sicilia. Confermato al Turismo l'uscente Titti Bufardeci (Pdl). I due uscenti dell'Mpa, Roberto Di Mauro e Pippo Sorbello, mantengono le deleghe precedenti: il primo alla Cooperazione, l'altro al Territorio, e così pure Michele Cimino (Pdl), confermato al Bilancio e ad interim ottiene l'assessorato all'Agricoltura.
In attesa del definitivo via libera del Consiglio superiore della magistratura, è stata rinviata l'assegnazione della delega all'assessorato alla Famiglia, che comprende anche le Autonomie locali, per il magistrato Caterina Chinnici. L'assessorato al Lavoro ritorna a Luigi Gentile, assessore uscente ai Lavori pubblici. La giunta ha anche nominato Giovanni Bologna direttore dell'assessorato Lavoro, e Alessandra Russo dirigente generale dell'Ispettorato Lavori pubblici. 

Ma a  poche ore dall'assegnazione delle deleghe che ha dato "volto e forma" al Lombardo-bis, il Pdl ha chiesto di azzerare il nuovo esecutivo regionale e di ridiscutere tutto partendo "da capo".
A farsi interprete del sentimento del partito di Berlusconi, è stato il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione che, intervistato dalla Rai, non ha usato molti giri di parole: "Oltre che da un'agenda politica e da un'agenda dei lavori - ha detto - si riprende anche da un azzeramento della Giunta regionale. Questa è la posizione dei coordinatori nazionali e regionali. Siamo in attesa di un provvedimento o una convocazione da parte del presidente Lombardo".
Ma la convocazione non è ancora arrivata. E, mentre Lombardo fa vista al presidente della Camera Gianfranco Fini (si è parlato anche di una "spinta" di Fini verso l'ingresso in Giunta di Nino Strano), gli assessori possono mettersi ufficialmente al lavoro.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, LiveSicilia.it]

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12 giugno 2009
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