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Per il MUOS una sostanziale approvazione

Il Senato della Repubblica approva il MUOS e respinge le mozioni di M5s e Sel

20 giugno 2014

L'Aula del Senato ha respinto le mozioni del Movimento 5 Stelle e Sel con le quali si chiedeva al governo di sospendere l'esecuzione di ogni accordo bilaterale per la realizzazione del sistema di trasmissione satellitare MUOS nella base militare di Niscemi per rimettere ogni decisione al Parlamento. E ha detto sì alla risoluzione (presa l’altro ieri dalle commissioni Ambiente e Sanità e trasformata in odg) con la quale si dà sostanziale via libera all'operazione mettendo alcuni paletti come più informazione e un monitoraggio continuo dei campi magnetici.
Nella risoluzione approvata mercoledì dalle commissioni Ambiente e Sanità del Senato, a firma di Aldo Di Biagio (Sc) e Manuela Granaiola (Pd), e trasformata per il voto di ieri in Aula in ordine del giorno, si mettono alcuni "paletti" al governo affinché su installazione e funzionamento del MUOS venga data un'informazione il più corretta possibile, si garantisca un coinvolgimento degli enti locali, si installino centraline per il monitoraggio e si rimuovano le antenne in disuso.

Il M5S e Sel, invece, chiedevano con le loro mozioni che il governo si impegnasse sostanzialmente a dire basta ai lavori di installazione del MUOS (Mobile Objective System): il sistema militare di comunicazioni satellitari composto da 4 satelliti e 4 stazioni di terra, volute dagli Usa nella riserva naturale della Sughereta a Niscemi (Caltanissetta). Ma le mozioni sono state respinte perché, come ha spiegato in Aula anche Riccardo Mazzoni (FI), quello del MUOS di Niscemi "è un sito strategico" anche perché è proprio dalla Sicilia che "passano molte delle informazioni che riguardano terrorismo e criminalità" necessarie "ad assicurare sicurezza" a livello internazionale. E poi, ricordano altri esponenti della maggioranza, l'accordo sul Muos rientra nel patto con la Nato al quale in buona sostanza l'Italia, secondo loro, non si potrebbe "sottrarre".

Secondo M5S e Sel, dall'impianto di Niscemi (3 antenne paraboliche basculanti - di diametro pari a 18,4 metri e ad altissima frequenza - e 2 antenne elicoidali di 149 metri) deriverebbero gravi danni per la salute dell'uomo, come dice Michele Giarrusso (M5S) ricordando come quella sia già zona a rischio per la vicinanza con le raffinerie di Gela. Ma nella risoluzione-odg si esclude che ci siano "certezze" sulla pericolosità ambientale delle antenne e si parla di "dati contraddittori" ancora da verificare. Anche se poi si aggiunge che pur rientrando per ora nei parametri di legge, tali limiti "non escludano di per sé la possibilità di un danno alla salute delle popolazioni". E questo, senza contare che molti aspetti che si dovrebbero conoscere per capirne la reale pericolosità, al momento "sono coperti da segreto militare". Per tutte queste ragioni, spiega Di Biagio, si impegna il governo ad adottare e ad accelerare "le misure per l'adozione di un monitoraggio continuo dei campi elettromagnetici" già previsto nel Protocollo d'intesa tra ministero della Difesa e Regione Sicilia nel 2011.

In più, a proposito sempre del MUOS (gestito dall'Us Navy e destinato a integrare forze navali, aeree e terrestri, in movimento in qualsiasi parte del mondo e a coordinare tutti i sistemi militari Usa dislocati nel globo), il Senato chiede al governo di disporre una vigilanza h.24 anche ambientale da parte dei volontari dei Vigili del fuoco il cui costo dovrebbe essere a carico "del responsabile della gestione amministrativa della centrale di radiotrasmissione in cui è ubicato il Muos". Il governo dovrà fare anche una relazione annuale al Parlamento su quanto disposto dalla risoluzione-odg.

UN COMUNICATO DEL COORDINAMENTO REGIONALE DEI COMITATI NO MUOS

Il sistema di comunicazione satellitare, al suo primo passaggio in un’aula del parlamento, riceve il benestare dal governo e dalla maggioranza. Il Partito Democratico, infatti, ha presentato e fatto approvare una mozione in palese contrasto con le richieste portate in aula dai comitati No Muos attraverso la mozione presentata da Sel e M5S. La mozione approvata non solo non ferma i lavori del mostro, ma si limita a prevedere compensazioni pecuniarie in caso di "danni accertati alla popolazione" e monitoraggi.
Prima ci ammazzano e poi ci risarciscono.
Non sono state tenute in alcun conto le richieste dei comitati No Muos riguardanti la salute umana, attraverso l’applicazione del principio di precauzione, l’impatto ambientale e l’utilizzo del sistema satellitare per scopi bellici da parte degli Stati Uniti. Un asservimento totale alla politica bellica degli Usa, una visione miope di fronte a quanto sta accadendo nel mondo e che relega la Sicilia e l’Italia all’eterna schiava del padrone americano. La mozione inoltre esclude i comitati No Muos da ogni luogo di dibattito, delegittimando chi da anni si batte contro l’installazione delle parabole e delegando a rappresentare la popolazione gli stessi enti locali che l’hanno svenduta e tradita.
Durante la discussione non sono mancate le sorprese: dalla Lega Nord che ha proposto l’utilizzo del Muos in funzione antimigrante a Gioacchino Alfano (NCD) che ci hanno ricordato che le installazioni militari non sono sottoposte a concessione edilizia. Un permesso implicito di cementificare, distruggere, inquinare insomma, anche dentro una sughereta. Dallo squallore emerso durante la discussione in aula non ci resta che riaffermare pratiche che nulla hanno a che vedere con chi il Muos l’ha sempre e fortemente voluto e sostenuto.
MANIFESTAZIONE 9 AGOSTO 2014 - NISCEMI

- www.nomuos.info

- Sul Muos basta allarmismi? (Guidasicilia.it, 12/06/14)

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20 giugno 2014
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