Per il pentito storico Francesco Marino Mannoia una ''buonuscita'' di tutto ''rispetto'' da parte dello Stato

Francesco Marino Mannoia, 55 anni, collaboratore di giustizia da 17 anni, lascia il programma di protezione accordato ai testimoni. Riceverà dallo Stato un milione di euro di ''buonuscita''. L'articolo è apparso sul Giornale di Sicilia.
Il ''TFR'' del pentito della cosca palermitana di Santa Maria di Gesù, sarà dunque una cifra milionaria, per il lavoro di collaborazione che in quasi vent'anni ha svolto per lo Stato.
Si tratta, in pratica, della cosiddetta ''capitalizzazione'' con la quale potrà decidere anche di avviare una propria attività economica.

Il pentito storico - tra i primi e i più importanti, insieme a Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno - vive ed è protetto negli Stati Uniti, dove ha una nuova identità e dove con tutta probabilità resterà.
La sua ''cantata'', la scelta di voltare le spalle a Cosa nostra, iniziata nell'ottobre del 1989, ha provocato centinaia di arresti, ha sollevato il velo su alcuni misteri di Cosa nostra e ha scatenato una reazione sanguinosa dei sicari mafiosi che gli uccisero madre, sorella e zia, in un'unica strage in cui furono impegnati fucili, pistole e mitragliette a Bagheria. Prima ancora al pentito detto ''Mozzarella'' la mafia uccise il fratello Agostino.

Mannoia, fedelissimo di Stefano Bontade, il "principe di Villagrazia", e considerato il chimico di Cosa nostra perché specializzato nella raffinazione dell'eroina, depose anche durante l'inchiesta Andreotti: la sentenza che ha dichiarato la prescrizione per il senatore a vita per i fatti fino al 1980, si basa proprio sulle sue dichiarazioni.