Per il ventennale della strage di Capaci "Lombardo non è ospite gradito"
Maria Falcone non ha invitato il governatore non alle celebrazioni dell’anniversario dell’attentato al giudice Falcone
A due settimane dal tragico ventennale della scoparsa del giudice Falcone, polemica a distanza tra la sorella del magistrato e il governatore della Sicilia. "Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, indagato per mafia, non è stato invitato alle celebrazioni del ventesimo anniversario della strage di Capaci".
Per Maria Falcone, sorella di Giovanni, il magistrato ucciso con la moglie e tre poliziotti di scorta il 23 maggio 1992 nell'attentato alle porte di Capaci, "la fondazione Giovanni e Francesca Falcone che rappresenta tutti i morti per mafia non può permettersi d' invitare persone che sono sospettate di avere avuto contatti con Cosa nostra". "A prescindere da come vada a finire - aggiunge - l'udienza preliminare in cui il giudice deciderà se rinviare a giudizio Lombardo non possiamo avere tra gli invitati una persona per cui una procura ha chiesto il rinvio a giudizio per mafia. Sarebbe stato un bel gesto da parte di Lombardo dimettersi dalla carica che ricopre".
Ricordiamo che Raffaele Lombardo è accusato di concorso esterno alla mafia e voto di scambio insieme al fratello Angelo. L'inchiesta è uno stralcio dell'operazione Iblis, scattata il 3 novembre del 2010 con decine di arresti tra esponenti di spicco della mafia di Catania, imprenditori e uomini politici.
"Non mi sono permesso di accostarmi a Giovanni Falcone ma ho soltanto ricordato che i sospetti di Leoluca Orlando non hanno risparmiato neppure il magistrato - ha replicato il governatore siciliano, in relazione alle dichiarazioni di Maria Falcone - Sugli inviti a manifestazioni antimafia - ha aggiunto - non ne ho bisogno perché dal 29 marzo, da quando ho appreso dell'inchiesta a mio carico, non ho partecipato a iniziative con vittime di mafia e se ne ho promosso per ricordare quei fatti l'ho fatto in silenzio".
Nel frattempo, l'udienza preliminare, davanti al Gup Marina Rizza, sull'imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio a Raffaele Lombardo e suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa, è stata rinviata al prossimo 24 maggio, per un difetto di notifica a una delle parti.
L'udienza fa seguito alla decisione del Gip Luigi Barone di non accogliere l'archiviazione proposta dalla Procura per i fratelli Lombardo e di disporre l'imputazione coatta per i due esponenti politici.
[Informazioni tratte da ANSA, AGI Lasiciliaweb.it]