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Per l'anteprima internazionale dei vini siciliani, presentati i nettari di una vendemmia memorabile

14 marzo 2006

Sono state 28 le aziende siciliane che hanno partecipato all'anteprima internazionale della produzione vinicola siciliana, ''Sicilia en primeur'', che si è inaugurata  il 10 marzo, con la partecipazione di oltre cento giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo.
La manifestazione organizzata da Assovini Sicilia, giunta alla terza edizione, ha coinvolto dieci produttori in più rispetto allo scorso anno ed è stata organizzata con la collaborazione dell'Ice, Milano Fiere e i tre assessorati regionali dell'Agricoltura, Beni culturali e Turismo.
''Sicilia en primeur - ha detto Lucio Tasca D'Almerita, presidente di Assovini Sicilia - è la kermesse più importante in Italia nel suo genere. Con questa iniziativa intendiamo offrire alla valutazione degli esperti internazionali l'ultima vendemmia di una regione tra le più vocate alla coltivazione viticola. La Sicilia infatti gode di una grande considerazione nel panorama vitivinicolo mondiale, e il vino è il suo più grande ambasciatore, uno dei simboli più significativi del territorio e della sua cultura millenaria''

Anche quest'anno la manifestazione ha potuto contare sul sostegno di Banca Nuova che ha lanciato un prodotto dedicato al comparto vitivinicola per aumentare l'internazionalizzazione dei prodotti. ''Quest'anno abbiamo lanciato una nuova forma di agevolazione per gli imprenditori vitivinicoli - ha detto Antonio Piraino, responsabile sezione commerciale di Banca Nuova -. Si chiama 'Wineexportpass' e faciliterà le esportazioni nei Paesi in via di sviluppo, offrendo al venditore la possibilità di incassare a vista e all'acquirente di pagare dopo, fino a 24 mesi''.

Per l'assessore regionale al Turismo Fabio Granata, Sicilia en primeur ''è una grande occasione per promuovere i vini siciliani ed ha la nostra piena adesione. Per i nostri prodotti è necessaria la promozione internazionale puntando sulla qualità. Trovo straordinario che l'assessorato regionale all'Agricoltura abbia tutelato i nostri vitigni autoctoni con una legge ad hoc''.
La kermesse si è conclusa domenica scorsa con una conferenza al teatro Massimo, dove si è parlato degli eccellenti risultati della vendemmia 2005.

Vendemmia 2005: la migliore vendemmia degli ultimi trent'anni
Il 2005 è stato un anno molto propizio per l'Isola. ''Quella dell'anno scorso è infatti una delle migliori vendemmie degli ultimi trent'anni'', spiega Franco Pisa, consigliere delegato di Assovini, ''l'andamento climatico dell'annata è risultato assai favorevole al regolare svolgimento del ciclo vegeto-produttivo della vite: le piogge abbondanti, una felice alternanza tra notti fresche e giornate calde ma mai torride hanno permesso di lavorare grappoli maturi ma perfettamente integri''.

Per quanto riguarda le uve, quelle bianche autoctone (Catarratto, Inzolia, Grecanico, ecc) sono risultate con un giusto contenuto zuccherino e un'eccellente acidità che garantisce la persistenza nel tempo di profumi e aromi straordinari.
Eccezionale annata in particolare per il Grillo che ha accumulato un quantitativo superiore di zuccheri e ottimi livelli acidi; anche per le qualità alloctone (Fiano, Vermentino) e  per quelle internazionali (Chardonnay, Sauvignon) vale quanto detto per le qualità autoctone, tant'è vero che sarà la Sicilia a fornire le migliori performances sulle specialità internazionali.
Per quanto riguarda i Rossi , sia le varietà autoctone (Nero D'avola, Nerelli, Frappato, ecc) che quelle alloctone e internazionali (Syrah, Merlot, Cabernet) hanno raggiunto un ottimo grado di maturazione, assicurando un giusto contenuto zuccherino e definendo polifenoli e antociani che forniscono profumi e sensazioni mai riscontrati prima d'ora.

La produzione è stata abbondante: 7.282.907 ettolitri, il 10% in più rispetto al 2004. La superficie vitata è di circa 118 mila ettari + 22 mila ettari in portafoglio. Per quanto riguarda la dislocazione dei vigneti, il 65% è in collina, il 35% in pianura e lo 0,5% in montagna.
Le aziende che producono vino confezionato sono 450, di cui oltre 50 cantine sociali, per un giro d'affari di circa 600 milioni di euro (il 20% del pil dell'isola).
Da sottolineare che la produzione Igt e Doc è di circa 1 milione e 800 mila ettolitri.
Grandi soddisfazioni arrivano anche dal comparto export che, rispetto all'anno scorso ha registrato un incremento del 60%  sfiorando 81 milioni di euro. A far la parte da leone i Paesi dell'Unione europea, seguiti dal Nord America, dai Paesi dell'Est europeo, dall'Asia orientale, dal Giappone e dall'Australia. 

I produttori siciliani non hanno perso tempo a festeggiare il grande successo delle esportazioni e cominciano a preparare un nuovo boom grazie alla magnifica qualità del raccolto 2005: una vendemmia memorabile.

Fonte: Assovini Sicilia

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14 marzo 2006
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