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Per l'Omicidio Rostagno "non sulla pista mafiosa"

Lo ha detto l'ex comandante del reparto operativo di Trapani Elio Dell'Anna

15 giugno 2012

Subito dopo l'omicidio di Mauro Rostagno si indagò su tutto tranne sulla pista mafiosa. A confermarlo è stato uno dei testi che hanno deposto al processo in corso a Trapani. "Non ho mai ricevuto dalla Procura deleghe specifiche di indagini che riguardassero collegamenti tra la mafia e l'omicidio di Mauro Rostagno"  ha detto il colonnello dei carabinieri Elio Dell'Anna che negli anni Novanta comandava il Reparto operativo a Trapani.
Nei giorni scorsi, nel corso della deposizione, l'ufficiale ha detto che erano tre le piste seguite per il delitto: collegamento con l'omicidio del commissario Calabresi, pista interna alla comunità Saman e mafia. Il pm della Dda, Francesco Del Bene, ha chiesto al teste che tipo di indagine ha condotto sul filone di Cosa Nostra.
"Nessuna indagine" è stata la risposta del colonnello Dell'Anna. Il pm incalza: "non c'è stata alcuna indagine di iniziativa che riguardasse la mafia?". "No" è stata ancora la risposta di Dell'Anna. "Avevamo già tante deleghe su delitti commessi in quel periodo, si figuri se avevamo il tempo di indagare anche d'iniziativa".
Nel processo per il delitto Rostagno ucciso a Valderice il 26 settembre 1988 sono imputati il boss Vincenzo Virga, indicato come mandante e Vito Mazzara, accusato di aver fatto parte del gruppo di fuoco. [Corriere del Mezzogiorno]

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15 giugno 2012
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