Per la gravissima siccità a Enna gli allevatori chiudono le aziende
Dopo la gestione commissariale di Jucci si sperava che i problemi sarebbero diminuiti.
Così non è stato, probabilmente perché le iniziative e le attività del commissario, di carattere strutturale più che rivolte all'emergenza, debbono ancora dare i frutti.
Adesso la gestione è andata al presidente della Regione siciliana.
Ma frutti non se ne vedono.
Particolarmente grave la situazione in provincia di Enna.
Reperimento immediato di foraggio, sia in Italia che all'estero e distribuzione agli allevatori, ripristino della deroga che permetta l'abbattimento e la macellazione dei capi che consenta la riduzione nel numero in un momento di emergenza, estensione a l'intero territorio provinciale della declaratoria dello stato di calamità naturale.
Sono queste le richieste immediate degli allevatori della provincia inoltrate dal prefetto agli organismi centrali preposti.
Purtroppo sia la declaratoria dello stato di calamità naturale che della protezione civile tardano ad arrivare. Agli allevatori non rimangono che pochi giorni di scorte di foraggio dopodiché non rimarrà loro che vedersi morire davanti i loro animali.