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Per la Sicilia 4 miliardi dall'Europa

È questo l'ammontare della quota comunitaria per la programmazione 2014/2020

10 giugno 2014

Ammonta a 4 miliardi e 31 milioni di euro la quota comunitaria di cofinanziamento dell’Unione Europea per la Sicilia nell’ambito del Programma Operativo Fesr e del Fondo Sociale all’interno della programmazione europea 2014/2020. E’ quanto è stato deciso durante il forum del partenariato con la Regione Siciliana e il Ministero dello Sviluppo Economico. Con il cofinanziamento statale, che non è stato ancora definito perché la Commissione Europea e lo Stato italiano stanno ancora negoziando, si dovrebbe arrivare intorno ai 6 miliardi di euro.

I risultati del forum del partenariato sono stati presentati ieri a Palazzo d’Orleans, a Palermo, dal governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e dal dirigente generale del Dipartimento della Programmazione, Vincenzo Falgares. Il forum si è tenuto il 4 giugno sulla base di una prima bozza che la Regione Siciliana ha presentato a Bruxelles lo scorso 22 aprile, mentre il prossimo appuntamento è fissato per il 22 luglio, primo giorno utile per ottenere dall’Europa il via libera al Programma Operativo Fesr. L’agenda degli interventi è connessa con la Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (Ris 3 Sicilia) nell’ambito degli obiettivi di Europa 2020.

Sono undici i percorsi tematici alla base del Po Fesr, individuati attraverso un lavoro congiunto dei dipartimenti regionali e una consultazione pubblica online della cittadinanza: 1) lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, 2) l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, 3) la competitività delle Piccole e medie imprese, 4) la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, 5) l’adattamento al cambiamento climatico e 6) la prevenzione e la gestione dei rischi, 7) la tutela dell’ambiente e l’uso efficiente delle risorse ambientali, 8) i sistemi di trasporto sostenibili, 9) l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà, 10) l’istruzione e la formazione, 11) un’amministrazione pubblica efficiente.

"Vogliamo costruire una visione collettiva dell’isola - ha commentato il dirigente generale del Dipartimento della Programmazione, Vincenzo Falgares -. Le sfide della programmazione regionale sono il rafforzamento delle misure anticicliche, la competitività del sistema economica, la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, la qualità della vita e la sostenibilità ambientale. Il governo italiano ci ha chiesto un primo check sull’accordo di partenariato. Tra le prime cose che potranno essere finanziate ci sono infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione. Le risorse sono le stesse della precedente programmazione, rispetto alla quale abbiamo 18 mesi di tempo per spendere 1,4 miliardi di euro. Da quanto si è insediato il governo Crocetta la nostra capacità di spesa dei fondi europei è raddoppiata". [Fonte: €conomiaSicilia.com - Italpress]

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10 giugno 2014
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