Per le elezioni che decideranno chi dovrà guidare la Regione Siciliana, spunta a sorpresa un terzo candidato

Come Prodi e Berlusconi per le governative, anche le elezioni regionali siciliane (che si terranno il prossimo 28 maggio) avevano i suoi due protagonisti assoluti: Totò Cuffaro e Rita Borsellino. Avevano, perché a sorpresa il segretario generale di Alleanza siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato la propria candidatura alla presidenza della Regione.
Musumeci ha dato il suo annuncio alla fine della scorsa settimana, durante un incontro con i giornalisti nel quale ha anche presentato la lista al Senato di Alleanza siciliana.

Nello Musumeci, 51 anni, fondatore di Alleanza siciliana, il secondo movimento autonomista con un parco elettorale dopo l'Mpa di Raffaele Lombardo, è sposato con tre figli, è bancario e giornalista pubblicista. È entrato in politica a 15 anni nelle fila del Msi. È stato al fianco di Fini nella svolta di Fiuggi e nel '94 è stato eletto presidente della Provincia regionale di Catania, il più giovane d'Italia ed il primo ad essere eletto direttamente dal popolo. È dal 1994 eurodeputato.

''Io non credo - ha detto Musumeci - che serva il quarto o quinto polo, credo che serva quello dell'autonomia, che serva un presidente della Regione che non sia schiavo e ostaggio dei partiti romani, cioè degli stessi partiti che per 60 anni hanno illuso i siciliani lasciando la nostra terra nelle stesse condizioni in cui era nel 1946''. ''Credo che serva un presidente della Regione libero - ha aggiunto - capace di fare gli interessi dei siciliani e io sono convinto che la sfida non possa essere tra Cuffaro e la Borsellino perché l'uno e l'altra sono le due facce di una stessa medaglia che si chiama partitocrazia''.
L'ex uomo di spicco di An in Sicilia, ha continuato dicendo: ''Abbiamo bisogno di una soluzione alternativa onesta, capace di poter, con assoluto spirito di autonomia, interpretare la voglia di cambiamento di questa terra martoriata che ha dato sangue a tutti partiti, i quali del nostro sangue a Roma hanno fatto mercato e borsa nera''.

Musumeci, in conferenza stampa, parlando del mancato accordo con la Cdl ha detto: ''Se l'apparentamento doveva passare attraverso un pedaggio altissimo e quindi dover scegliere tra la conquista di una poltrona e depositare l'anima, noi abbiamo preferito difendere la nostra anima perché la legge elettorale, con tutto il rispetto, non può essere il mastice di un compromesso. Ecco perché da soli abbiamo deciso di condurre questa battaglia senza dover offrire a nessuno la nostra dignità, la nostra autonomia''.

Il candidato della Cdl Totò Cuffaro, appresa la notizia della candidatura di Musumeci ha replicato dicendo: ''Porgo più di una mano tesa a Nello Musumeci''. ''Credo che sia giusto - ha proseguito Cuffaro - continuare a parlare con Nello Musumeci perché condividiamo alcuni valori e credo che sia giusta una riflessione aggiuntiva da parte di tutti per tentare di stare insieme. Sono fiducioso che ragionando e facendo contare le cose più importanti per la coalizione, lo schieramento troverà una soluzione''. E ha concluso: ''Separarci servirebbe solo a far vincere Orlando, Lumia e Forgione e questo non credo interessi a Musumeci''.
La candidata dell'Unione, Rita Borsellino, ha invece commentato così la candidatura del leader di As: ''Prendo atto che per le regionali ci saranno due candidature provenienti dal centrodestra. Il mio auspicio è che sia una competizione leale e che consenta il massimo confronto democratico''.
Ancora più sfuggente il commento di Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l'autonomia: ''Ci occuperemo delle elezioni regionali siciliane solo dopo la tornata elettorale nazionale, che assume una valenza fondamentale per la Sicilia e tutto il Mezzogiorno. Pertanto per ora è prematuro parlare di candidature e di eventuali alleanze per il nuovo governo della Regione''.