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Per le imprese siciliane arriva il "credito d'imposta"

Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Economia: "Una boccata d'ossigeno, ma solo per gli imprenditori che denunciano il pizzo"

01 settembre 2011

La Commissione europea ha dato il via libera al credito d'imposta per gli investimenti in Sicilia, non ritenendolo un aiuto di Stato. Lo ha comunicato l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao. La nuova legge partirà già da ottobre.
"Al credito d'imposta potranno accedere soltanto quegli imprenditori che dicono no al pizzo e che decidono di denunciare gli estorsori" ha detto Armao ieri, durante una conferenza stampa. "Le clausole per l'accesso al credito d'imposta sono, quindi, l'impegno a denunciare alle competenti autorità, a pena di decadenza del contributo, ogni richiesta estorsiva o di sottoposizione di prestito a tasso usuraio formulate da Cosa nostra", ha evidenziato l'assessore. "La lotta al racket – ha aggiunto – non può essere solo una lotta di testa e di cuore. Deve essere anche una lotta 'di interesse', di portafoglio. Insomma, la Regione dice alle imprese che denunciare le estorsioni conviene, anche dal punto di vista economico. Ci deve essere una convenienza per voltare pagina ed uno dei modi è proprio quello di rigettare la prospettiva di connivenza mafiosa denunciando gli estorsori".
Gli imprenditori che, al prossimo mese, vorranno accedere, quindi al credito d'imposta saranno costretti a dichiarare sotto la propria responsabilità di non essere sottoposti al pizzo.

La legge sul credito d'imposta "rappresenta uno strumento strategico per la ripresa dell'economia siciliana e una grande opportunità per lo sviluppo delle imprese e per l'attrazione degli investimenti", ha spiegato ancora l'assessore all'Economia incontrando i giornalisti alla presenza del governatore Raffaele Lombardo.
"Vogliamo partire già entro la fine di ottobre - ha detto ancora Armao - il governo regionale sta procedendo ad un risanamento coniugato da investimenti e crescita. Soltanto così si possono avere gettito ed entrate".
Infatti, il credito d’imposta sarà "operativo" nella seconda metà di ottobre, quando verrà deciso il "click day", giorno i cui gli imprenditori interessati potranno chiedere online il finanziamento per i propri progetti. "Il fatto di partire a ottobre – ha spiegato l’assessore – consentirà a tutte le imprese di avere le 'carte in regola'. Pensiamo ad esempio alla necessità di dotarsi del Durc (Documento unico di regolarità contributiva, ndr) che viene prodotto in circa 45 giorni". Il "click day" consentirà alle imprese di investire l'equivalente del 50% delle imposte nelle proprie aziende. Entro 30 giorni gli imprenditori avranno la risposta da parte degli uffici regionali.

La misura adottata dall’esecutivo, poi, contiene anche un elemento di novità che riguarda i giovani: "Abbiamo creato - ha annunciato Armao - un profilo di Facebook, 'Investire in Sicilia', dove tutti gli imprenditori potranno trovare informazioni, notizie e chiarimenti di ogni tipo. Ovviamente questa idea è nata pensando agli imprenditori più giovani, sempre più in crescita in Sicilia". Sempre di meno, ma più grandi e dal fatturato maggiore. E soprattutto guidate da imprenditori sempre più giovani. Questo il quadro dell'imprenditoria siciliana descritta dall’assessore Armao. "Siamo certi che col credito d’imposta faremo ripartire il settore, aiutando concretamente soprattutto le piccole e medie imprese".

Il credito d'imposta era già stato approvato nel 2009 "ma è rimasto bloccato fino ad ora - ha detto Armao - Ieri (martedì per chi legge, ndr) è arrivato anche il parere della Commissione europea".
L'incentivazione complessiva ammonta a 600 milioni di euro, 120 milioni l'anno per il 2009-2013. A fine periodo la Regione prevede incrementi: +2,8% di investimenti fissi lordi, +1,1% di Pil e un aumento di 11 mila occupati pari allo 0,7%. I beneficiari sono le imprese che operano nelle attività estrattive, manifatturiere, nel turismo, nei servizi legati all'information-technology e nell'agroalimentare. Parlando ancora dell'azione di contrasto contro il racket, l'assessore all'Economia ha ribadito che: "L'obiettivo è rendere conveniente, oltreché eticamente doveroso, agli imprenditori il rifiuto del racket".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Lasiciliaweb.it, ANSA, Corriere del Mezzogiorno]

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01 settembre 2011
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