Per le spighe siciliane un 2004 da record. Da circa un decennio non si vedeva un raccolto così
L'estate del 2004 verrà ricordata come una delle migliori stagioni per il grano duro d'Italia
In Sicilia un raccolto di grano come quello di quest'anno non si era visto da circa un decennio (936.000 tonnellate, +4%).
Un risultato che va ad inserirsi in una stagione record per il grano duro italiano, di cui si prevede un incremento del raccolto del 25% rispetto al 2003.
Gli ottimi dati emergono dall'indagine Ismea - Unione seminativi condotta, nei mesi scorsi, sulle previsioni di produzione del frumento duro, secondo la quale il raccolto si attesterà attorno a 4 milioni e 767.000 tonnellate a fronte dei 3 milioni e 814.000 tonnellate dello scorso anno.
Si tratta, sottolineano gli analisti Ismea, di un livello produttivo da primato per l' ultimo quinquennio mentre, rispetto agli ultimi dieci anni, la performance 2004 si colloca al secondo posto dopo i risultati eccezionali del 1998, quando si sfiorarono i 5 milioni di tonnellate.
Alla base di questi risultati, sia la crescita delle superfici investite (+2% per 1,7 milioni di ettari), sia il buon andamento climatico che ha favorito le semine e incoraggiato lo sviluppo delle colture. In questo modo, il valore medio delle rese unitarie per ettaro nel 2004 (2,77 tonnellate) risulta in crescita del 22% rispetto allo scorso anno.
A livello regionale, la Puglia registra una crescita del 56% per un ammontare complessivo stimato attorno a 1,2 milioni di tonnellate. In Basilicata e' previsto un aumento dei raccolti del 27% per un totale di 388.000 tonnellate, Per le regioni dell'Italia centrale Toscana, Umbria e Marche dovrebbero riportarsi sui livelli 2002, mentre il Lazio migliora i risultati portandosi a circa 243.000 tonnellate (+48%).