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Per non dimenticare Alfredo Ormando, a Bagheria un recital di poesie dedicate allo scrittore gay

11 gennaio 2010

Per non dimenticare Alfredo Ormando, lo scrittore gay di San Cataldo (CL), che il 13 gennaio del 1998 si bruciò vivo a piazza San Pietro a Roma, per protestare contro la repressiva morale vaticana, Piero Montana organizza nel dodicesimo anniversario del suicidio dello scrittore, un recital di poesie dedicate allo scrittore gay.
L'evento si svolgerà a Bagheria nei locali dell'ex galleria d'arte Acefalo in via Mattarella n. 64 (quarto piano) mercoledì 13 gennaio 2010 alle ore 21.
Tra le altre poesie saranno letti i componimenti di Montana : "Le ceneri di Ormando", pubblicato in Omocaust (ediz. Eugenio Maria Falcone) e un "Un cero pasquale" ancora inedito, che di seguito pubblichiamo, per gentile concessione di Piero Montana.

Un cero pasquale
Quel tuo corpo combusto
Lo immagino
Come un cero pasquale
In quel gelido mattino
Di un freddo gennaio
Non c’era altra luce
In piazza San Pietro
Eppure era mattina

E nelle tenebre si udirono grida
Le urla dello strazio
In quella piazza
Nessun rintocco di campana
Poi da lontano il suono di una sirena
All’impazzata
Fino a raggiungere il luogo
Di quel rogo
Dell’incendio della carne
Ormai consumato

Oh Signore!
Se quel mattino del 13 gennaio del ‘98
Fossi stato in quella piazza
In ginocchio
Prostrato per terra
In lacrime
Al mio Dio
Avrei chiesto pietà
Per quel corpo
Carbonizzato.

Poco dopo Natale
Cristo era davvero morto in Vaticano

Il caso di Ormando
Fu liquidato sbrigativamente
Come il gesto di un folle
Di uno squilibrato

Ma io che in vita conobbi Ormando
Io che conosco la storia
Sono testimone
Di scomode verità
Sono testimone di una tragedia immane
Del disprezzo che ancora oggi cade sui paria
Su tutti quelli che
Portano sulla loro pelle
un marchio d’infamia:
essere omosessuale.

Per la sua omosessualità dichiarata
Ormando fu rifiutato dalla famiglia

Discriminato
Emarginato
Da un retrogrado contesto sociale
La sua solitudine fu vasta
Sconfinata
Per questo destino crudele
Volle dare un nome al suo dolore
Volle dare un volto ai suoi aguzzini
Volle dare un senso alla sua vita

Non si bruciò vivo a Palermo
Ma a Roma per protestare
Contro la repressiva morale vaticana.

Piero Montana

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11 gennaio 2010
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