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Per Palermo è iniziato il count down

Confronto tra i candidati a sindaco tra fair play e battute. Si vota il 6 e 7 maggio

03 maggio 2012

Se Leoluca Orlando vuole fare tornare a Palermo Hillary Clinton e Kofi Annan, Alessandro Aricò ribadisce che da sindaco farà eliminare le zone blu, mentre Fabrizio Ferrandelli, in caso di ballottaggio ammette che chiederà i voti al suo ex mentore Orlando. Marianna Caronia, dal canto suo, annuncia un netto taglio agli sprechi, mentre Francesco Nuti parla di raccolta differenziata.
Tra i candidati a sindaco di Palermo è stato un confronto all'insegna del fair play, ma con qualche frecciatina volata tra Ferrandelli e Costa, quello che si è tenuto ieri pomeriggio a Villa Filippina a Palermo.
Ospiti del quotidiano on line LiveSicilia.it si sono alternati sul palco, Alessandro Aricò (Fli-Mpa), Marianna Caronia (Pid-Cantiere popolare), Leoluca Orlando (Idv- Verdi-Comunisti), Fabrizio Ferrandelli (Sel-Pd-Socialisti-Movimenti civici), Riccardo Nuti (Movimento 5 stelle) e Massimo Costa (Pdl-Grande Sud-Udc), 5 degli undici candidati.
Tra i temi del dibattito la mafia, il ballottaggio e le eventuali alleanze, i primi cento giorni da sindaco e, immancabile, il 'caso Gesip', la società partecipata del Comune in grave crisi di liquidità che rischia di chiudere mandando a casa quasi duemila lavoratori a tempo indeterminato.

I primi tre a salire sul palco sono stati Caronia, Aricò e Orlando. Marianna Caronia, con la sua solita parlantina veloce, in cinque minuti snocciola numeri e dati, annunciando che, in caso di vittoria, adotterà "lo spoil system dei dirigenti comunali", annuncia la nascita di una Consulta permanente per aiutare anziani e disabili e la riduzione al minimo degli affitti delle scuole.

Alessandro Aricò annuncia che "ogni sabato Palazzo delle Aquile resterà aperta per tutto il giorno per ascoltare i bisogni dei cittadini", mentre Leoluca Orlando dice serafico: "avrei bisogno di tre ore per spiegare cosa vorrei fare nei primi cento giorni. Ma certamente aprirò le porte di Palazzo delle Aquile che saranno aperte per tutti, senza chiedere 'a chi appartieni'?". Ma non perde occasione per lanciare qualche frecciata all'indirizzo del Pd che ostiene il suo ex pupillo, Fabrizio Ferrandelli: "Non capisco come certi partiti ancora sostengano un Presidente della regione indagato per mafia...", parlando del Governatore siciliano in attesa dell'udienza preliminare nell'ambito del procedimento che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Chiuso il primo round, Orlando si è fermato a chiacchierare con i giornalisti presenti e non ha risparmiato le critiche al suo vero antagonista, che non è Massimo Costa o Alessandro Aricò, entrambi sostenuti dal centrodestra, ma Fabrizio Ferrandelli, ex Idv che a ottobre ha consumato lo strappo con Orlando annunciano la sua candidatura e guadagnando l'espulsione dal partito. Orlando quando qualcuno gli ha riferito l'endorsement del sindaco di Torino, Piero Fassino a favore di Ferrandelli, ha sorriso allargando le braccia e si è limitato a dire con un mezzo ghigno: "Lui continua a raccogliere lettere su lettere, e io nel frattempo raccolgo voti...".

Intanto arrivano gli altri tre candidati pronti a salire sul palco: Massimo Costa, Fabrizio Ferrandelli e Riccardo Nuti. Il primo ad arrivare è stato Costa: "Tutti che mi copiano - dice - ora Orlando dice che guadagnerà pure duemila euro se dovesse diventare sindaco. Lo avevo detto prima io. E mi ha pure copiato quando ha detto che Palermo è una città attraente. Fa parte di una delle quattro lettere scelte da me per il mio programma V.I.V.A". Costa in cinque minuti ha sciorinato numeri e dati: niente più autoblu, tutti in bicicletta, massimo duemila euro di stipendio per tutti, sindaco e assessori, "rimetterò in piedi la macchina amministrativa".

Riccardo Nuti parla di trasparenza amministrativa e raccolta differenziata. Ferrandelli vuola azzerare tutti i Cda, tagliare le consulenze esterne e annuncia un nuovo piano per le aziende partecipate, dicendo che l'indice di indebitamento del Comune di Palermo "è molto inferiore rispetto a tanti altri comuni italiani". Argomento tabù per tutti, o quasi è il ballottaggio: tutti hanno tentato di schivare la domanda affermando con scioltezza che saranno loro a vincere al primo turno o ad andare al massimo al ballottaggio. Tranne Riccardo Nuti che dice: "Il Movimento cinque stelle non si alleerà con nessuno al ballottaggio ognuno è libero di andare a votare per chi vuole". Massimo Costa dice: "Vincerò al primo turno, o al massimo andrò al ballottaggio, quindi non si pone il problema. Il mio è un progetto civico". E Ferrandelli: "Io chiederò il sostegno di Leoluca Orlando, anche se ha rotto il patto del centrosinistra, mi auguro che in caso di ballottaggio si ricompatterà il centrosinistra". Ferrandelli si dice certo che andrà al ballottaggio con Massimo Costa.

Non sono mancati per tutto il dibattito i battibecchi e le frecciatine tra Fabrizio Ferrandelli e Massimo Costa. Sulla Gesip, ma anche sull'ex sindaco Cammarata. Ma Costa ha sempre ribadito: "Io non ho mai fatto politica, non ho mai avuto una tessera di partito e sono l'unica vera novità alle amministrative, insieme con Riccardo Nuti. A differenza di Ferrandelli che ha cambiato quattro o cinque partiti". E Ferrandelli subito: "Informati bene, Massimo. Io ho avuto solo una tessera, quella dell'Idv, e ora neppure quella".
Un confronto finito in parità, ma il count down è iniziato. Le amministrative sono alle porte. Tra meno di quattro giorni si vota. [Adnkronos/Ign]

- Gli Undici (Guidasicilia.it, 20/04/12)

- A Palermo è tutti contro tutti (Guidasicilia.it, 02/05/12)

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03 maggio 2012
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