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Per Palermo "serve una scossa elettrica"

Mentre Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo, boccia il capoluogo siciliano, Confindustria ha già un progetto per una città nuova

19 novembre 2011

"Negli ultimi 14 anni Palermo è molto peggiorata". E' questa l'affermazione lapalissiana di Roberto Helg, riconfermato per acclamazione da pochi giorni presidente di Confcommercio Palermo, carica che ricopre ininterrottamente dal 1997. Quattordici anni, appunto. In questo lungo periodo Helg ha osservato la decadenza di una città che "ha tantissimi problemi" e che a suo avviso "ha bisogno di una scossa elettrica" da parte di una classe politica che "passa il tempo a litigare anziché a lavorare". E a cui lancia un avviso chiaro in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative: "Se il candidato a sindaco non capisce che deve innanzitutto parlare con il mondo delle associazioni e delle imprese non avrà il nostro voto".

"Palermo è peggiorata nettamente negli ultimi 14 anni", ha esordito Helg rispondendo all'Italpress. "Quando ho assunto per la prima volta la guida di Confcommercio c’era una situazione ben diversa. C’era la speranza che partissero metro e tram, cose rimaste nel libro dei sogni; c’era la cultura, teatri, cinema, libri, spettacoli di un certo tipo. Il precariato era decisamente inferiore. E se non fosse stato per le iniziative prese nell’area portuale, Palermo la scorsa estate sarebbe morta".
Un quadro a tinte fosche quello tratteggiato dal numero uno di Confcommercio e presidente della Camera di Commercio. "Palermo è una città che per la sua cultura e per le bellezze del mare e del territorio dovrebbe avere un passaggio di turisti pari a quello di Malta, ma in realtà - osserva - non siamo neanche a un terzo".
Un volano per la "scossa elettrica" invocata da Helg sarebbe la costruzione di un centro congressi: "Nostri studi approfonditi dimostrano che Palermo sarebbe la città più gradita al mondo dove svolgere congressi, ancor di più rispetto a Vienna e Barcellona", assicura. "Un centro congressi darebbe vita alla città, ma non c’è. E non è un caso a mio avviso che certe iniziative nascano nel Catanese e non qui. Non è un caso". Secondo Helg servirebbe immediatamente "l’approvazione del piano regolatore del porto, un’indolenza che la città non si può permettere". Necessaria anche "la lotta al racket e all’abusivismo", elementi questi "che tolgono risorse ai negozi e agli artigiani". Insomma, "lavori ce ne vogliono tanti e ci vogliono persone che li facciano velocemente", avverte Helg che indica come esempio da seguire il masterplan stilato da Confindustria: "Sono tutte iniziative con le quali non si chiede un euro alla politica ma si chiede il via libera alla politica: se ce lo concedete, queste cose si possono realizzare, è il messaggio. La verità di fondo - conclude - è che quando i progetti ci sono i capitali arrivano".

Un masterplan per cambiare il volto di Palermo - Un piano di investimenti di 500 milioni di euro e 3,7 milioni di metri quadri di nuovo verde a Palermo. Eccolo, il volto nuovo del capoluogo siciliano secondo la proiezione di Confindustria Palermo che ha predisposto un masterplan sullo sviluppo della città, "sullo sfruttamento intelligente delle sue infinite e spesso nascoste risorse".
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. All'interno di questo il recupero delle periferie, il rispetto "imprescindibile dei principi di legalità", e "l'esaltazione del nostro primo valore aggiunto, cioè i giovani".
Le aree interessate sono il nuovo stadio (previsto allo Zen), la Fiera del Mediterraneo (da trasformare in centro congressi e shopping), il mercato ortofrutticolo (il cui futuro viene immaginato come cittadella della scienza e della tecnica), il mercato ittico (al cui posto dovrebbe sorgere un acquario), i capannoni della Zisa (da trasformare in polo della cultura e della cinematografia), la grande area verde adiacente denominata piazza Einstein (un'area pubblica di spettacolo e musica), ma anche un urban Center nella zona del Politeama.

Confindustria Palermo si è rivolta, per la redazione del masterplan, all'architetto Gianluca Peluffo, che ha lavorato al masterplan di Marsiglia. "La città francese - ha detto il presidente di Confindustria Alessandro Albanese - ha ritrovato una nuova identità proprio attraverso un piano strategico e noi abbiamo pensato di fare la stessa cosa a Palermo".
Il masterplan è stato proiettato la scorsa settimana sul prospetto del teatro Politeama di Palermo. "Questa volta non parlerà la politica che dovrà stare ad ascoltare - ha spiegato Albanese - il nostro non vuole essere un decalogo per la politica, ma un progetto per le imprese. Il masterplan è un inizio per la riqualificazione di Palermo in sette punti". E ha ribadito che "devono partire i bandi internazionali. Da un masterplan sono rinate città grandi come Marsiglia ed è questo il nostro piano". Il piano di investimento è di 500 milioni di euro.
"I fondi potrebbero essere recuperati grazie a quegli imprenditori che vogliano testimoniare la voglia di fare e di investire in questa città senza l'ausilio di soldi pubblici – ha ribadito Albanese -. Parliamo soprattutto di progetti di finanza per mettere a reddito queste grandi aree inutilizzate che si trovano in alcuni casi in totale stato di abbandono".
Per l'architetto Gianluca Peluffo, autore del masterplan, "con questo progetto non vogliamo spiegare come dovrebbe essere la città, ma come potrebbe essere esaltata con le risorse di cui già dispone. Molte città dell'Europa, grazie ad un masterplan mirato, sono riuscite a sfruttare al meglio le proprie risorse rendendo l'ambiente urbano più vivibile e funzionale. Non vedo nessun freno che impedisca a Palermo di essere sulla stessa linea delle altre grandi d'Europa".

Alla presentazione del masterplan è intervenuto anche il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "L'iter per la realizzazione di questi progetti è ancora allo stato preliminare", ha spiegato. "E' comunque già pronto un atto deliberativo che ci consentirà di dichiarare di interesse regionale infrastrutture strategiche, come quelle menzionate nel masterplan e che ci permetterà di cominciare a lavorare".
All'incontro hanno partecipato anche il presidente dell'Ars, Francesco Cascio; quello del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini; l'eurodeputata Rita Borsellino; il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici; e il segretario regionale del Partito democratico, Giuseppe Lupo.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo, Italpress]

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19 novembre 2011
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