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Per Telefono Blu - Sos Consumatore i saldi sono diventati una palla al piede del mercato

Il mercato italiano ha bisogno di vera concorrenza e liberalizzazione del prezzo

03 gennaio 2006

Partono i Saldi, quelli che gli italiani vorrebbero tutto l'anno. Infatti, così come impostati non hanno più senso, sostiene Telefono Blu - Sos Consumatori. In realtà, insiste l'associazione dei consumatori, occorre una vera concorrenza con prezzi concorrenti tutti gli anni, tutto l'anno e il prezzo liberalizzato.
Negli ultimi sei anni ben il 25% dei ricavi pare sia dovuto proprio ai saldi invernali ed estivi. Ma negli ultimi tre anni le cose stanno cambiando. Infatti le vendite speciali e straordinarie, spesso anticipandoli, fanno circa un quarto del mercato ed i saldi sono di fatto una palla al piede perché impediscono una vera concorrenza, impedendo vendite e sconti in qualsiasi momento dell'anno, una specie di dirigismo che invece di favorire prezzi migliori tutto l'anno li rende più alti per poi di fatto fingere di abbassarli. La legge andrebbe pertanto modificata.

Ma quale mercato? Quest'anno l'incertezza è molto alta. Infatti questa estate gli italiani hanno speso circa 1,5  miliardi (la stessa cifra dell'anno prima) ma le vendite promozionali precedenti avevano fatto incassare circa 1 miliardo (oltre il 40% dell'intero incasso ). Il mese di dicembre, al contrario delle previsioni, tutto sommato non è andato male, ma grazie soprattutto al fatto che i negozi hanno fatto riduzioni oltre al 30% aderendo agli appelli dei consumatori, come la campagna ''Natale. Se abbassi il prezzo compro'' del sito www.sosconsumatori.it.
I Saldi sono stati nel passato un occasione per fare degli affari, ma bisogna rispettare i tempi. Farli a ridosso del Capodanno è un errore anche perché la disponibilità economica ripartirà con gli stipendi di gennaio a metà mese, nessuno infatti ha risparmiato in questo periodo (regali, viaggi e alimentare hanno risucchiato stipendio e tredicesima, lo ricordiamo circa 16,5 miliardi).
Conti alla mano, pertanto, si può pensare che i 50-60 giorni (max) di saldi potranno portare non più di 4 miliardi (qualcosa di meno dello scorso anno). Mente le promozioni già iniziate portano, secondo previsioni, nelle casse almeno 1,5 miliardi (almeno un 20 % in più dello scorso anno).
L'intenzione media della spesa sarà di poco superiore (parametro medio) a  250 euro a famiglia: nel Nord sarà 320 €uro, nel Centro 280 €uro e nel Sud  240 €uro. Un dato stabile rispetto lo scorso anno (e quindi una rimessa in termini di valore). Ma  già un errore viene commesso: quello che spinge alcune regioni ad anticiparli e i consumatori attenderanno almeno il 15 del mese.

Telefono Blu ed Sos Consumatori ha attivato un apposito centralino per segnalare gli eventuali casi di difformità (199.44.33.78) e il portale per inviare email, valido per tutte le regioni, per segnalare tutti i problemi (irregolarità, mancanza di trasparenza, messaggi ingannevoli, scarsa informazione) e per consigli, ma anche per denunciare eventuali abusi con ''finti saldi'' da parte degli esercizi commerciali.
Telefono Blu ed Sos Consumatori ricordano che gli abusi sono puniti con multe a partire da oltre 1000 €  nelle grandi città. Le denunce più rilevanti sono per la merce che non riporta correttamente il prezzo, la mancata accettazione di carte di credito e bancomat e per mancato cambio di merce.
Nella Stagione dei Saldi sono tante le buone opportunità, ma ovviamente occorre come sempre fare attenzione. Sos consumatori indica ai consumatori di visitare i negozi e fotografare le merci per valutare meglio il saldo ed il capo (le accuse maggiori: saldo finto e capo non di stagione).

Ecco allora i consigli per spendere meglio e per fare valere i propri diritti (lo scorso anno le proteste sono state 2900, in testa il cambio merce, il pagamento con carte, non chiarezza del saldo ecc.):
1) Intanto ricordarsi il capo (fotografarlo) che ci interessa e il suo prezzo per capire l'esatto sconto. Quello è il vero Saldo, nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli anni precedenti. Attenzione anche al prezzo di partenza.
2) Visitare più di un negozio aiuta a non commettere errori. Vi è il rischio che venga messa in circolazione merce invenduta negli anni. Il negoziante deve dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria. Occorre diffidare anche di sconti superiori al 50% .
3) Gli articoli esposti conviene riportino ben in chiaro i due prezzi, quello ''pieno'' e quello in saldo (percentuale) fa parte della qualità del servizio ed è per legge. Le merci con sconti e ribassi devono essere separate in modo chiaro e inequivocabile da quelle non rientranti nella promozione, nel caso che venga indicato un solo prezzo di vendita per la stessa voce merceologica tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a tale prezzo. I prezzi pubblicizzati devono  essere praticati senza limitazioni di quantità e senza abbinamento di vendita fino alla fine delle scorte.
4) Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore, quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi.
5) Si può chiedere al commerciante una dichiarazione scritta su quanto riportato sull'etichetta, in tal modo il negoziante di fronte ad una incongruenza potrà rivalersi sul produttore.
6) Conservare sempre lo scontrino, se la merce è difettosa, si può infatti optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore.
7) Il prezzo è quello della esposizione sugli scaffali e non quello della cassa.
8) Infine, salvo casi eccezionali e comprovati, non si può vietare di ''provare '' la merce in vendita, occorreranno pertanto un apposito camerino e spazi necessari anche per le scarpe.

INFO
www.telefonoblu.org
www.sosconsumatori.it
www.sosconsumatori.it/saldi.htm

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03 gennaio 2006
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