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Per un Parlamento Pulito! Anche la Corte dei Conti si dichiara d'accordo con il comico blogger Beppe Grillo

18 luglio 2007


Basta! Parlamento pulito.

Chi è stato condannato in via definitiva non deve più sedere in Parlamento.

E se la legge lo consente, va cambiata la legge.


I politici corrotti sono ineleggibili. Chi riveste una carica pubblica e viene condannato in via definitiva per ''cattiva amministrazione'', non ha diritto a partecipare ad altre consultazioni elettorali.
Sono semplici concetti che l'operazione ''Parlamento pulito'' promossa da Beppe Grillo, già da un bel po' di tempo fa circolare tra le coscienze dei cittadini italiani.
Tale operazione, se vogliamo promozione, è legittima e auspicabile. La benedizione arriva nientepopodimenoché dalla Corte dei Conti. Il procuratore generale della magistratura contabile, Claudio De Rose, sostiene che la legge popolare recentemente proposta alla Cassazione dal più noto blogger italiano (e fra i più noti blogger internazionali) sia ''un rimedio un po' forte e clamoroso ma - prosegue De Rose - in linea di massima sono d'accordo''.

Affermazioni che il procuratore ha palesato in occasione di una riflessione sui risultati raggiunti dalla Procura generale in vista del suo prossimo collocamento a riposo, e che si spingono anche oltre: ''Chi è condannato in via definitiva deve essere destituito dalla carica che riveste''. L'ineleggibilità e la revoca del mandato dovrebbe riguardare in particolare chi si macchia di corruzione in tema di appalti o di frodi comunitarie, fenomeno questo che ''non accenna a diminuire''.
Il procuratore De Rose non è solo, sulla stessa linea il viceprocuratore generale aggiunto Mario Ristuccia: ''C'è una domanda nel paese di corretto uso delle risorse pubbliche. Se c'è un amministratore che le usa in modo distorto, una sanzione accessoria di questo tipo sarebbe la garanzia di cui la Nazione avrebbe bisogno''.
Insomma, ripulire il Parlamento italiano da lordure quali la corruzione è un esigenza vera, che il ''sovrano popolo italiano'' inizia a sentire forte ed improrogabile.

Ottenuti due consensi così autorevoli, Beppe Grillo non nasconde la sua ''grande soddisfazione''. ''Sono felice - dice il comico genovese - che vi siano persone in grado di avere buon senso. Però...che strano Paese questo''.
Adesso, l'iter per trasformare la proposta in legge può partire.

- www.beppegrillo.it

 

 

 

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18 luglio 2007
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