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Per una Pasqua indigesta

In tutta Italia sono state sequestrate tonnellate di dolci pasquali scaduti per un valore di oltre 2 mln di euro

01 aprile 2010

Oltre 270 tonnellate di prodotti dolciari tipici delle festività di Pasqua e di alimenti vari, adulterati e in cattivo stato di conservazione, per un valore totale di oltre due milioni di euro, e migliaia di etichette contraffatte, sono state sequestrate dai carabinieri dei Nas su tutto il territorio nazionale. Sono state compiute 1.662 ispezioni nei confronti di altrettante strutture di preparazione e vendita. Rilevate 869 irregolarità nei confronti di 575 aziende.
I militari hanno adottato provvedimenti che vanno dal sequestro della merce alla chiusura immediata dell'attività commerciale, fino alla contestazione di pesanti sanzioni amministrative e penali. 648 le persone denunciate. Scoperta l'utilizzazione di materie prime scadute (anche da due anni); manomissione delle etichette di colombe ed uova pasquali di origine industriale vendute come artigianali; carenze igienico sanitarie e irregolarità nelle procedure di rintracciabilità; cattiva conservazione dei prodotti alimentari.

I Carabinieri del Nucleo antisofisticazione hanno chiuso 57 strutture (tra pasticcerie, industrie dolciarie, imprese di produzione e vendita, depositi) perchè prive di autorizzazioni o perchè carenti sotto l'aspetto igienico sanitario, "per un valore che supera i 30 milioni di euro", affermano gli investigatori.
A Treviso, sono state sequestrate 70 tonnellate circa di colombe e materie prime per la produzione di prodotti tipici. A Livorno, sono stati denunciati i legali rappresentanti di due aziende di produzione di farine destinate alla preparazione di dolci da forno, risultate adulterate mediante aggiunta di glutine esogeno, al fine di mascherare la scarsa qualità del grano utilizzato.
A Caserta, i militari hanno posto i sigilli a 3 impianti frigoriferi e ad un deposito utilizzati da una pasticceria e sequestrati 25 quintali di dolci pasquali e 40 tonnellate di prodotti conservati in ambienti insalubri.
A Cremona ritirate dal commercio oltre 110 mila uova di pasqua per irregolarità nelle procedure di autocontrollo adottate dall'azienda. A Roma, denunciata la titolare di una pasticceria per aver posto in commercio oltre 1000 confezioni di colombe ed uova di pasqua di produzione industriale, commercializzate come "produzione propria". In un altro negozio della Capitale sequestrate 1150 torte pasquali e diverse quintali di impasto, detenuti dal titolare all'interno di frigocongelatori in pessimo stato di conservazione. A Salerno sequestrate oltre 20 tonnellate di prodotti dolciari. Ad Alessandria, scoperte infine cinque mila etichette per prodotti contraffatti e due tonnellate di specialità pasquali scadute.

In Sicilia sequestrati oltre due quintali di torte, bignè e pasticcini con fragoline in cattivo stato di conservazione, per un valore complessivo di circa tremila euro. Le ispezioni sono state condotte dai militari nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani: controllate 45 aziende ed elevate multe per 25 mila euro ai titolari delle imprese alimentari. I carabinieri dei Nas a Palermo hanno rilevato anche violazioni sull'etichettatura degli alimenti in vendita oltre alla mancanza di documenti che ne autorizzassero la commercializzazione. [ANSA, La Siciliaweb.it]

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01 aprile 2010
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