Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Per una truffa milionaria una multa milionaria

La Corte dei conti ha condannato la società Novamusa che gestiva i ticket dei musei e della aree archeologiche regionali

08 maggio 2014

I soldi dei biglietti pagati dai visitatori dei musei e delle aree archeologiche, invece di finire nelle casse della Regione e dei Comuni, venivano trattenuti dalla società che gestiva la biglietteria, la Novamusa, che adesso dovrà sborsare 19 milioni di euro per il danno erariale provocato.
L'ha stabilito il collegio di primo grado della Corte dei Conti, presieduto da Luciana Savagnone.
I giudici contabili - sulla vicenda c'è un'inchiesta penale - hanno accolto le richieste del procuratore regionale Guido Carlino. I 19 milioni sono il frutto degli incassi per le visite nei siti archeologici della Sicilia che sono rimasti nelle casse della società. Sotto inchiesta, nel parallelo procedimento penale, c'è Gaetano Mercadante, 51 anni, romano, legale rappresentante delle imprese Novamusa Valdemone, Novamusa Val di Mazara e Novamusa Val di Noto.

Per il neo Assessore ai Beni Culturali ed all'Identità Siciliana Giusi Furnari "la sentenza è il primo passo per riprendere in mano il nostro futuro". "Occorre agire con rigore - ha detto l'Assessore Furnari - e in nome del rispetto della legalità per ridare credibilità ad un settore che rappresenta l'anima civile-culturale e identitaria della nostra Regione, culla di grandi civiltà. In questo momento, come Assessorato competente in materia di Beni culturali, siamo impegnati a dare massima trasparenza nella gestione di una risorsa che necessita certamente di nuovi investimenti ed il cui ritorno, anche in termini economici, può rappresentare la vera svolta per la nostra terra". "Il mio impegno - ha concluso il neo assessore - è orientato affinché le risorse introitate attraverso il pagamento del biglietto per la visita dei nostri beni vengano reinvestite per la promozione, la riqualificazione dei siti e la salvaguardia del personale che gestisce in prima persona questa fondamentale risorsa".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

- La maxi-truffa dei siti archeologici (Guidasicilia.it, 29/11/12)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

08 maggio 2014
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia