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Perché fu ucciso Pio La Torre?

La Procura di Palermo riapre le indagini sull’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

12 giugno 2012

Si riapre l'indagine sull'omicidio di Pio La Torre, il segretario regionale del Pci assassinato il 30 aprile del 1982, a Palermo insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo che guidava l'automobile. A deciderlo è stata la Procura di Palermo che ha accolto gli appelli lanciati da intellettuali e giuristi sull'ipotesi di possibili mandanti esterni al delitto. Ad oggi si conoscono gli esecutori materiali e i mandanti mafiosi, ma il movente ed eventuali responsabilità esterne sono sempre rimasti nell'ombra.

I pm, Antonio Ingroia e Ignazio De Francisci, vogliono anche approfondire una circostanza precisa: l'ipotesi che cinque professori universitari di area comunista avrebbero dovuto studiare le carte che l'ex segretario regionale del Pci aveva detto di volere affidare a loro qualche giorno prima di morire. Ma La Torre non fece in tempo a consegnare i suoi appunti. Documenti che, sosteneva il politico, avrebbero fatto chiarezza su misteri come quello della strage di Portella della Ginestra e la "rete di rapporti tra mafia e Stato": atti concernenti gli strumenti di comunicazione usati all'epoca (anni '70-'80) da boss del calibro di Luciano Liggio, Totò Riina, Bernardo Provenzano.

La circostanza di questo mancato incontro con i professori è stata rilanciata anche nel libro "Chi ha ucciso Pio La Torre" curato Paolo Mondani e Armando Sorrentino che fu avvocato di parte civile nel processo per il delitto per conto dell'allora Pds. Nel volume emerge anche la pista internazionale legate alle battaglie di La Torre contro l'installazione dei missili americani nella base di Comiso.
Il pool di magistrati che si occuperà delle nuove indagini partirà proprio da questo fatto per capire perchè nessuno dei cinque docenti universitari non abbia mai raccontato nulla sui documenti di cui parlò loro La Torre. Il primo atto che la Procura compirà sarà l'identificazione e l'audizione di uno dei docenti, abitante nella zona di Catania, intervistato dagli autori del libro.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

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12 giugno 2012
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