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Perché in Sicilia la Fiat non riesce a fare quanto è riuscita a concludere in Serbia?

11 giugno 2008

"Su Termini Imerese, Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, ha ragione. E' per questo che dal governatore Lombardo ci aspettiamo che intervenga immediatamente. E che la Cisl siciliana darà battaglia".
Per Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl, quanto dichiarato dal manager Fiat riguardo al fatto che in Serbia è stato chiuso un accordo in tre settimane mentre in Sicilia non si riesce a fare altrettanto nonostante gli impegni assunti da tempo dai governi regionale e nazionale, "è sconcertante. E deve far riflettere". Perché "non è ammissibile buttare alle ortiche un miliardo d'investimenti complessivi, con 650 milioni di contributo pubblico e i benefici del contratto di programma".

"A Lombardo - insiste il sindacalista Cisl - chiediamo di agire con determinazione, consentendo a Fiat di dar corpo al cosiddetto piano A che prevedeva per Termini il raddoppio, già da quest'anno, di produzione, modelli e personale". Il piano B, che punta unicamente sulla Ypsilon e i suoi sviluppi, sarebbe infatti "un modesto, inaccettabile ripiego". Pertanto, "il governatore intervenga sul governo nazionale, lo chiami al rispetto degli impegni e all'attuazione del contratto di programma".
E' ora di togliere alibi alla Fiat, ripete Bernava, mettendo il punto a chiacchiere e teatrini della politica.

Umberto Ginestra

- www.cislsicilia.net

 

 

 

 

 

 

 

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11 giugno 2008
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