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Pericolo nubifragio! Ma l'allerta è un flop

Scuole chiuse a Palermo a causa dell'allerta meteo, ma non è caduta una goccia d'acqua

07 novembre 2014

Il maltempo non da' tregua alla parte orientale dell'Isola mentre a Palermo la situazione si rivelata assai più mite rispetto a quella paventata dall'allerta meteo della Protezione civile.
Una tromba d'aria nella notte si è abbattuta su Giardini Naxos (ME), danni alle case anche ad Aci Catena e Misterbianco (CT), Ragusa e Siracusa, mentre rimane a rischio il litorale di Messina, invaso dall'acqua e dal fango.

A Palermo, invece, scuole chiuse e università deserte per prevenire i disagi provocati da un'allerta meteo con allarme rosso. Ma le previsioni questa volta non ci hanno azzeccato. E nonostante qualche nuvola in città non è caduta alcuna goccia di pioggia fino ad ora.
L'allarme era scattato ieri sera quando il sindaco Leoluca Orlando ha emanato un'ordinanza che stabiliva per stamane cancelli serrati di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido e i servizi educativi del Comune. Attività sospese anche all'università come deciso il prorettore vicario, Vito Ferro. Per gli studenti una vacanza inaspettata. Per i genitori un giro vorticoso di telefonate per trovare a chi lasciare i figli più piccoli non da soli a casa. La decisione ha provocato anche un coro di polemiche sui social network.
Stessa decisione è stata presa dai sindaci dei comuni di Ficarazzi e Bagheria. Nei due comuni niente scuola e... niente pioggia.

E il Codacons denuncia: "Chi risarcirà i genitori per i disagi subiti?" - La chiusura delle scuole a Palermo a seguito dell’allerta meteo sta provocando ingenti disagi alle famiglie, soprattutto perché le previsioni meteorologiche si sono dimostrate errate. Lo denuncia il Codacons, criticando il provvedimento del sindaco Leoluca Orlando.
"Migliaia di famiglie hanno dovuto prendere permessi o giorni di ferie a lavoro per poter badare ai propri figli, oppure pagare una baby sitter negli orari di chiusura delle scuole - spiega il Segretario Nazionale, Francesco Tanasi - Tutto ciò, nonostante non fosse necessario chiudere gli istituti scolastici, alla luce delle condizioni meteo assolutamente non proibitive. Ci chiediamo ora chi risarcirà le famiglie per i disagi e per i danni materiali subiti".  "Il Comune deve rimborsare i genitori per le spese sostenute a causa dell’errato allarme maltempo, pagando loro i costi di baby sitter e le giornate di ferie dal lavoro - prosegue Tanasi - Appaiono evidenti, infatti, le responsabilità dell’amministrazione, che dovrebbe garantire il funzionamento della città anche in presenza di condizioni meteo avverse". [www.codacons.com]

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07 novembre 2014
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