Persona non grata
Il grande regista polacco Krzysztof Zanussi torna a cimentarsi con un cinema di grande tensione morale
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PERSONA NON GRATA
di Krzysztof Zanussi
Wiktor, ambasciatore polacco in Uruguay, da quando è rimasto vedovo della moglie Helena non è più lo stesso. Non riesce più a farsi carico degli intrighi politici internazionali, non si fida degli amici ed è convinto che sua moglie lo abbia tradito con Oleg, ora Vice Ministro degli Affari Esteri russo che è suo amico da quando vent'anni prima era un giovane diplomatico sovietico. L'animo idealista di Wicktor lo ha spinto a lottare tutta la vita per la libertà ma ora si scontra con l'ipocrisia che regna nell'ambiente diplomatico e lo spinge a pensieri sempre più ossessivi. Quando i suoi sospetti si rivelano infondati, Wiktor decide di abbandonare la vita del diplomatico e torna ad essere un uomo comune, con i propri principi morali, in grado di assaporare il piacere delle emozioni offerte dalle cose semplici.
Leone d'oro al Festival di Venezia di quattro anni fa con ''L'anno del sole quieto'', il regista polacco Zanussi torna a cimentarsi con un cinema di grande tensione morale.
Distribuzione Istituto Luce
Durata 117'
Regia Krzysztof Zanussi
Con Zbigniew Zapasiewicz, Nikita Mikhalkov, Jerzy Stuhr, Remo Girone
Genere Drammatico
La critica
"Polacco e cattolico, Zanussi dirige qui altri due registi in parti minori: Jerzy Stuhr, polacco e cattolico anche lui, e Nikita Mikhalkov, russo e ortodosso. L'insolita alleanza di questi condottieri cinematografici, vincitori di Leoni, Oscar e premi vari, poteva finire in scontro di personalità, se non di civiltà. Invece ne deriva il miglior film al Lido visto nella prima settimana di Mostra."
Maurizio Cabona, 'Il Giornale'
"E' uno spunto che si direbbe tratto da 'Le braci' di Sandor Marai, ma ciò che preme a Zanussi è soprattutto analizzare una vicenda emblematica del postcomunismo, mentre alla caduta degli ideali è subentrata una velenosa cultura del sospetto. Stupendamente interpretato da Zbigniew Zapasiewicz e Nikita Mikhalkov, il film segna un ritorno alla grande del regista che già vinse il Leone con 'L'anno del sole quieto'."
Tullio Kezich, 'Corriere della Sera'
"Zbignew Zapasiewicz, Jerzy Stuhr, Nikita Mikhalkov e Daniel Olbrychski, offrono i loro corpi, a volte acciaccati, di cineasti (quasi) sempre dissidenti nei decenni scorsi, per raccontarci, in un dramma psicologico in tinta beige, che si biforca tra thriller tv d'ambasciata e cupa meditazione sulla depressione, le miserie interiori della nuova Polonia. Che non è seviziata dal socialismo burocratico e anti operaio di Gomulkha e successori ma dall'economia di mercato e dai suoi riti pornografici, ancor più kafkiani e sadici, e che i 'polacchi idealisti' non sanno come maneggiare. Ma è sull'impotenza peccaminosa degli intellettuali e artisti, critici e combattenti, che di fronte all'inutile lotta, si arrendono, si suicidano, o peggio rimpiangono ancora il socialismo, che Zanussi predica."
Roberto Silvestri, 'Il Manifesto'
"Uno scontro psicologico fra due diplomatici, uno polacco, l'altro russo; una trama sottile che sembra costruirsi solo su un intrigo quasi giallo; con un ulteriore più lacerante sospetto; quello che in gioventù il diplomatico russo abbiamo avuto una relazione con la moglie del polacco, ora deceduta. Zanussi regge le fila di tutto con mano maestra, incisivo, lineare anche nei grovigli, nitido e disteso nel linguaggio. Con il sostegno di alcuni fra i maggiori interpreti polacchi, da Zbigniew Zapasiewicz a Daniel Olbrychaki a un russo dei più noti, Nikita Mikhalkov. Una gioia ascoltarli, e vederne le mimiche."
Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo'
"'Persona non grata' è un'opera molto bella, originale, amara, con attori ammirevoli: non si sa se augurargli un Leone d'Oro visto che il regista ne ha già vinto uno, nell'84, e il film 'L'anno del sole quieto', storia di un amore impossibile ai tempi della cortina di ferro, non è mai stato distribuito in Italia."
Natalia Aspesi, 'la Repubblica'
"'Persona non grata' è il perfetto film da festival di vent'anni fa. (...) Nobile, amaro, sottile, credibile (in filigrana c'è il rapporto fra ex-Urss e paesi vassalli), ma anche macchinoso e un poco vetusto malgrado il bel cast (Zbigniew Zapasiewicz, Nikita Michalkov, in piccoli ruoli anche Victoria Zinny e Remo Girone, sua la battuta più divertente: 'In Italia abbiamo ottimi servizi segreti sottovalutati in tutto il mondo')."
Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero'
"Il mesto 'Persona non grata' del veterano polacco K. Zanussi, vorrebbe alternare una vicenda di spionaggio internazionale alle ossessioni esistenziali del protagonista con esiti artistici catastrofici."
Valerio Caprara, 'Il Mattino'
In concorso alla 62ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2005)