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Pescare nel Mediterraneo...

Mentre il motopesca 'Maria Salvatrice' sequestrato a Malta rientra in Sicilia...

08 luglio 2009

E' atteso per il primo pomeriggio di oggi l'arrivo a Portopalo di Capo Passero (SR) del peschereccio 'Maria Salvatrice', sequestrato dalle autorità maltesi lo scorso 29 giugno, il cui capitano, Rosolino Paternostro, era stato arrestato e poi rilasciato dietro il pagamento di una multa di 35 mila euro per avere pescato in acque di competenza di La Valletta.
Parlando al telefono satellitare, dopo avere lasciato le acque maltesi, Paternostro ha detto che non vede l'ora di riabbriacciare la figlia di 13 anni, "che non ha smesso di piangere durante i cinque giorni di detenzione nel carcere di Malta". Paternostro ha ringraziato lo Stato italiano, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il sindaco di Portopalo Michele Taccone e l'ambasciatore italiano a Malta, Paolo Andrea Trabalza "per tutto il sostegno dato durante l'odissea maltese".

In merito alla vicenda del motopesca 'Maria Salvatrice', il presidente della Regione siciliana è intervenuto ieri, nel corso del quinto Forum della pesca per il Mediterraneo, parlandone col direttore generale della Pesca di Malta, Andreina Farruggia. "C'è stato un atteggiamento molto duro da parte delle autorità di Malta che non hanno gradito l'atteggiamento ostruzionistico dell'equipaggio che non ha voluto ammettere l'evidenza, avendo pescato in un'area di competenza maltese". "Comunque con Malta - ha aggiunto Lombardo - abbiamo chiarito, i rapporti sono ottimi e collaboriamo perché vicende come quella del motopesca Maria Salvatrice non accadano più".
Il funzionario maltese ha sottolineato che "Malta è dispiaciuta per quanto è successo, vogliamo collaborare di più per evitare che casi come quello si ripetano".

A margine del forum, Raffaele Lomdardo ha poi annunciato che, già dalla fine di luglio, i pescherecci siciliani potranno pescare liberamente nelle acque territoriali egiziane. "Sei pescherecci siciliani, già dalla fine di luglio, potranno pescare liberamente nelle acque territoriali egiziane. Gli accordi di cooperazione firmati con l'Egitto e la Tunisia consentiranno ad alcuni armatori del distretto di Mazara del Vallo di utilizzare le zone di libero scambio individuate; un risultato che avrà importanti ricadute su tutte le altre attività legate alla filiera ittica".
"L'assessore alla Pesca, Roberto Di Mauro e il presidente del distretto della pesca, Giovanni Tumbiolo, - ha detto ancora il governatore - hanno avviato una concreta politica del mare e la Sicilia ha confermato un ruolo di primo piano, in termini di partenariato, grazie ai rapporti bilaterali e multilaterali sviluppati con i Paesi rivieraschi". "Gli obiettivi - ha detto infine Lombardo - sono quelli di esportare il modello del distretto produttivo nei paesi del bacino del Mediterraneo e realizzare il progetto di una rete di distretti euromediterranei, dove la Sicilia possa rafforzare la sua centralità geografica ed economica non solo nel settore ittico, ma anche in altre filiere produttive dall'agricoltura al turismo e in particolare beni culturali".

[Informazioni tratte da Ansa.it, Adnkronos/Ing]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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08 luglio 2009
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