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Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, ha incontrato ieri il ministro della Giustizia Clemente Mastella

24 novembre 2006

Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, rapita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, ha incontrato ieri il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Dal Guardasigilli ha ricevuto l'assicurazione che ''non ci sarà un provvedimento di amnistia e che saranno inasprite le pene introducendo una nuova fattispecie di reato: il sequestro di minori''.

Piera Maggio è stata accompagnata dal suo legale, l'avvocato Giacomo Frazzitta, che ha riferito gli impegni assunti dal ministro in relazione a vicende che non riguardano solo i familiari della piccola Denise ma di tutti gli altri bambini che risultano ancora scomparsi. ''Il ministro - ha dichiarato l'avvocato Frazzitta - ci ha assicurato che è assolutamente contrario all'amnistia, e che in ogni caso, a differenza di quanto avvenuto con l'indulto, non verrà compreso il reato di sequestro di persona''. Il legale ha poi spiegato di avere presentato al Guardasigilli la proposta di inasprire le pene per i sequestri di persona che riguardano minori (che attualmente vanno da sei mesi a otto anni) equiparandole a quelle previste per i sequestri di persona a scopo di estorsione (dai 25 ai 30 anni).
''Il ministro - ha aggiunto il penalista - ha detto di essere pronto a inserire questa nuova fattispecie di reato nel disegno di legge sulla violenza contro i minori che attualmente è al vaglio dei suoi uffici''. L'avvocato Frazzitta, infine, ha informato Mastella di avere avuto rassicurazioni da parte della Procura di Marsala circa il fatto che le indagini sul sequestro della piccola Denise ''avranno sicuramente dei risultati, almeno sotto il profilo processuale''.
'''Sono contenta dei risultati di questo incontro - ha spiegato Piera Maggio - perché servono a colmare un vuoto legislativo che riguarda non solo mia figlia ma di tutti i bambini scomparsi o rapiti in Italia. Il mio obiettivo principale resta comunque quello di potere riabbracciare al più presto Denise''.

Attualmente l'unica persona indagata per concorso nel sequestro è la sorellastra della bimba, Jessica, che al momento del rapimento era ancora minorenne. [La Sicilia]

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24 novembre 2006
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