Piero Fassino solidale con i comuni di Sicilia
Il presidente dell'Anci nazionale esprime la sua vicinanza ai comuni siciliani che oggi protestano a Palermo contro i tagli
"La piena adesione e solidarietà dell'Associazione nazionale che rappresento ai contenuti e alle finalità della vostra iniziativa". Così Piero Fassino, presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci) in una lettera inviata ieri a Paolo Amenta, vicepresidente di Anci Sicilia alla vigilia della manifestazione regionale dei comuni siciliani, indetta per oggi a Palermo "per ribadire con forza la drammatica situazione economico-finanziaria degli enti locali e per riportare al centro del dibattito politico regionale il bisogno dei cittadini di avere servizi efficienti e interventi concreti in favore del lavoro e dello sviluppo".
Non potendo partecipare personalmente alla manifestazione Fassino ha voluto comunque rappresentare che "le ragioni poste alla base della vostra mobilitazione sono importanti non solo per la vita delle nostre amministrazioni comunali, ma più in generale per la possibilità di dare uno sbocco positivo alla profonda crisi economica e sociale che attraversa la Sicilia, analogamente a tutti gli altri nostri territori. E questo - afferma - può avvenire con maggiori probabilità di successo solo con una collaborazione paritaria e fattiva tra le varie istituzioni, Regioni e Comuni in primis. Tutti gli attori pubblici devono remare nella stessa direzione di marcia, altrimenti non si esce dalla crisi". "L'Anci e tutti i comuni italiani, nelle regioni a statuto ordinario come in quelle a statuto speciale, ispirano la propria azione ai principi del buon governo e delle risposte concrete ai bisogni delle nostra comunita' e alle prospettive di futuro da dare alle nuove generazioni di cittadini. E' quindi inaccettabile e da superare rapidamente - ha concluso Fassino - la situazione nella quale i comuni vengono costretti troppo spesso a 'difendersi' da continue iniziative politiche, legislative, amministrative tendenti ad eroderne irresponsabilmente la funzione di rappresentanza e di governo".
E questa mattina circa 300 sindaci siciliani e una delegazione dell'Anci Sicilia, in corteo si sono diretti verso palazzo dei Normanni per la manifestazione che vuole riportare l'attenzione della politica regionale sugli enti locali.
"Non è accettabile che temi di importanza vitale per gli enti locali come i trasferimenti regionali e le riforme istituzionali, siano trattati in maniera superficiale e attraverso soluzioni improvvisate. Per questi motivi, l'associazione ha chiamato a raccolta tutti gli amministratori dell'Isola per ridefinire, una volta per tutte, il rapporto tra la Regione e i comuni, in modo tale da rendere questi ultimi protagonisti a pieno titolo della politica regionale", dicono Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vicepresidente vicario e segretario generale dell'AnciSicilia.
"Vogliamo sottolineare, inoltre - hanno aggiunto - che non è concepibile pensare di risolvere, come è stato proposto dal governo nell'ultima Conferenza Regione-Autonomie locali, i problemi finanziari dei piccoli comuni sottraendo, ancora una volta, risorse ai grandi comuni. Questi ultimi, infatti, hanno subìto le pesanti conseguenze delle scelte del governo nazionale in materia di Imu e sul fronte dei trasferimenti. Non si possono portare avanti discutibili riforme ordinamentali senza il coinvolgimento degli enti locali e con il serio rischio di portare in Sicilia il caos istituzionale". [Informazioni tratte da ASCA, ANSA]