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Pino Maniaci è abusivo!

Il volto antimafia di ''Telejato'' rinviato a giudiazio per esercizio abusivo della professione di giornalista

31 marzo 2009

La notizia è paradossale, financo divertente, per via del suo contenuto intrinseco così vuoto ed inesistente. Comunque, noi la raccontiamo e mandiamo al protagonista (suo malgrado) di questa storia, più che la nostra solidarietà (per l'assurdità del fatto non pensiamo ci sia bisogno di solidarietà) i nostri più cari saluti.
Il direttore dell'emittente televisiva Telejato di Partinico (PA), Pino Maniaci, è stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione di giornalista. La "citazione diretta" è stata disposta dal pubblico ministero di Palermo Paoletta Caltabellotta. Il processo è stato fissato davanti al giudice monocratico di Partinico l'8 maggio prossimo.

Secondo l'accusa, Maniaci, "con più condotte, poste in essere in tempi diversi ed in esecuzione del medesimo disegno criminoso", avrebbe esercitato abusivamente l'attività di giornalista in assenza della speciale abilitazione dello Stato, conducendo ogni giorno il tg di Telejato, la tv più volte minacciata, querelata e contestata da boss e notabili della zona di Partinico.
Difatti Maniaci può "vantare" oltre 200 querele che gli aveva fatto l'imprenditrice Antonina Bertolino, titolare della distilleria omonima con sede nel suo paese. L'anno scorso era stato minacciato da un figlio di un boss della famiglia dei Vitale, detti "Fardazza", da lui più volte criticati e attaccati durante i telegiornali.

Pino Maniaci ha commentato così la notizia del suo rinvio a giudizio: "Tutto nasce da una denuncia anonima fatta in realtà da un collega invidioso della mia popolarità. Non è la prima volta che mi trovo sotto processo per esercizio abusivo della professione. A luglio sono stato assolto dalla stessa accusa. Chiarirò tutto anche questa volta". "Produrrò la sentenza che mi ha già scagionato", ha aggiunto, precisando che il direttore della tv locale è Riccardo Orioles. "In occasione dell'ultima intimidazione - ha proseguito - il presidente nazionale dell'Unci mi ha dato la tessera onoraria dell'associazione. Questo vorrà pur dire qualcosa".
Maniaci, infine, ha spiegato che non ha mai chiesto l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti "per mancanza di tempo".

Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, si augura che il rinvio a giudizio di Maniaci sia "uno spiacevolissimo equivoco, dal momento che quando lui fu aggredito e pestato dagli 'amici degli amici' gli fu addirittura consegnata la tessera onoraria e fu indicato come un punto di riferimento per tanti cronisti italiani". "Siamo sicuri - ha affermato Giulietti in una nota - che questo spiacevole, incomprensibile e anche un po' pericoloso equivoco sarà autorevolmente risolto. Anche perché forse l'esercizio abusivo della professione non è svolto da Maniaci ma da chi, tesserino o non tesserino omette, fa finta di non vedere, nasconde le notizie o magari trova perfino il modo di pubblicare le lettere dei mafiosi condannati e sottoposti al 41 bis. Non entriamo neanche nel merito del provvedimento qualunque sia la motivazione addotta. L'unica certezza è che sia stato applicato alla persona sbagliata nei tempi sbagliati e con le modalità sbagliate".

Noi, infine, vogliamo solo aggiungere: FORZA PINO!

[Il Pino Maniaci Trittico è di Gaetano Porcasi]

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31 marzo 2009
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