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Polemica siculo-veneta su Baarìa

Per il governatore del Veneto l'investimento della Regione Sicilia sul film di Tornatore sono stati soldi ''sprecati''

05 settembre 2009

Lo stand di Cinesicilia, nella cittadella del cinema alla 66/ma Mostra internazionale del Cinema di Venezia, è stato visitato da tutti gli attori del cast di "Baarìa", l'ultima pellicola di Giuseppe Tornatore che ha inaugurato la Mostra veneziana e che in questi ultimi giorni ha innescato la polemica riguardante i milioni di euro (quattro) che la Regione Siciliana, proprio tramite Cinesicilia, ha investito sul film del regista 'baarioto'.
"La Sicilia - ha detto in quella occasione il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo - è la regione che più di tutte in Italia investe sul cinema e, in un momento di forti tagli ai fondi del settore, noi andiamo controcorrente sostenendo i progetti di qualità, che vogliono utilizzare la nostra isola come location per le loro produzioni". "Noi dobbiamo essere grati a Tornatore - ha aggiunto Lombardo - e alla sua arte perché, attraverso Baaria, ha realizzato un'opera di grande spessore culturale che è riuscita a mostrare la vera anima dei siciliani".

La fierezza di Lombardo però sembra non essere stata assolutamente compresa dal governatore del Veneto, Giancarlo Galan, che ha accusato la Regione Sicilia di aver "sprecato" i quattro milioni di euro utilizzati per finanziare il film di Giuseppe Tornatore. "Non credo che nella mission di una regione - ha affermato nei giorni scorsi Galan - ci sia la produzione di film che entrano nel circuito commerciale".
Alla stilettata di Galan il presidente Lombardo ha così risposto: "Galan è forse arrabbiato per il posto d'onore della nostra regione nella sua Venezia". "La sua nota fobia per tutto ciò che viene prodotto al di sotto del Po, - ha poi aggiunto - non può bastare a giustificare affermazioni tanto gravi quanto infondate. Mi permetto quindi di suggerirgli di leggere le nostre precisazioni per poi, a mente serena, porgere le opportune scuse". "La Regione siciliana - ha spiegato Lombardo - non ha erogato un solo euro proveniente da fondi regionali per finanziare la produzione del film Baaria. Ma ha condiviso, attraverso un accordo di programma quadro, una strategia di comunicazione messa a punto con il ministero dello Sviluppo Economico e il ministero dei Beni Culturali. Strategia che prevedeva la coproduzione del film con le risorse finanziarie - interamente di fonte statale - messe a disposizione dalla delibera Cipe n. 35 del 2005. Secondo le linee d'indirizzo Eurimages 2005 del Consiglio d'Europa, la Regione siciliana ha deciso di promuovere il proprio territorio, la propria storia e le proprie tradizioni attraverso un intervento di coproduzione finanziaria. Un intervento previsto e codificato dall'articolo 57 comma 2 lettera b del Codice degli appalti". "Galan, - ha infine concluso Lombardo - che è veneto e che nasce pubblicitario, con le sue incontenibili esternazioni ha certamente offeso, ancora una volta, i siciliani che vivono in Sicilia e quelli che sono sparsi per il mondo, a partire dal Veneto. Anche se involontariamente è riuscito a dimostrare che la Sicilia, nella ricerca e nell'utilizzazione di risorse da destinare alla cultura e alla promozione del territorio, sa muoversi bene. Che è già una bella soddisfazione".

Nella polemica è intervento anche il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi: "E' inaccettabile l'attacco del Presidente della Regione Galan sui 4 milioni di euro spesi dalla Regione Sicilia per produrre il capolavoro di Tornatore. Inutile fare un richiamo alla inopportunità di investire una cifra così alta dal momento che è la prima volta, dopo 'Il Gattopardo' di Visconti, e con maggiore spirito corale, che si offre un'immagine così forte e persuasiva della bellezza della Sicilia. Quello di Tornatore è un film che, nella prospettiva del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che dalla Sicilia ha avuto inizio, consente proprio di identificare l'Italia con la Sicilia, con grande respiro storico e narrativo. E' notevole anche il fatto che Tornatore non abbia caricato in termini manichei gli elementi criminali, con la consueta esaltazione negativa della mafia, e che quindi il film consenta una lettura della storia della Sicilia nell'ultimo cinquantennio nell'ottica della realistica speranza riformista e non nell'esclusiva lotta alla mafia. D'altra parte Galan si è potuto permettere di spendere 48 mila euro per un film sugli anni di piombo nel Veneto. Nessun danno e nessun vantaggio. Poteva risparmiarli. Venezia non ha bisogno di immagine perché è la più bella città del mondo. La Sicilia, che non è da meno, ha bisogno di immagine, e positiva, e non potevano spendere meglio i 4 milioni di euro che investendoli in questa felice impresa di Tornatore che, mutati i tempi, ricorda 'I Promessi Sposi'. 'Baaria' è semplicemente una favola bella. Per la prima volta la Sicilia è terra favolosa dove si può vivere felici".

Dopo l'intervento di Sgarbi, Galan è ritornato quindi sulla questione: "La differenza tra me e l'amico Raffaele Lombardo consiste nel fatto che io mi sento libero di poter avanzare qualche critica ad un filmato coprodotto dalla Regione del Veneto". Giancarlo Galan ha ricordato di aver evidenziato alcuni limiti "al civilissimo e drammatico documentario intitolato 'Anni spietati' che abbiamo sostenuto assieme a Rai Educational proprio perché non sia persa la memoria di chi dette la propria vita e di chi fu vigliaccamente ucciso perché ritenuto baluardo del nostro sistema democratico". Filmato che comunque la Regione porterà in tutte le scuole del Veneto e che sarà motivo di "pubblici dibattiti". "Tu, invece, - ha detto Galan rivolgendosi idealmente a Lombardo - sei scattato come morso dalla tarantola per una innocente osservazione critica da me mossa al film di Tornatore in cui la tua Regione riveste in un certo qual modo i panni del produttore. Quello che non capisco del tuo intervento è questo: un conto sono le cosiddette 'film commission' di cui alcune regioni di sono dotate ed un altro è diventare coproduttore, assieme a produttori privati di film che entrano nei circuiti commerciali". Ma se il privato ha fatto bene, Galan torna a chiedersi "perché mai una Regione deve intervenire in ambiti produttivi e commerciali che non sono di sua pertinenza? In ogni caso, caro Raffaele, la tua precisazione segnala fonti di finanziamento e percorsi amministrativi alquanto complessi e di cui mi sfugge il senso e mi sfuggono gli obiettivi".
Il presidente veneto ha ricordato poi a Lombardo che la Sicilia è una regione a statuto speciale "che di voci in bilancio per la cultura ne ha molte e tutte ampiamente finanziate. Infatti la Regione Sicilia nel campo dei Beni culturali è un ministero a sé stante, dotato di larghissima autonomia e di imponenti finanziamenti. Quindi hai ragione a dire che voi investite molto in campo culturale e lo fate perché a differenza nostra avete di tutto e di più. E restano comunque finanziamenti pubblici anche se ti giungono dall'Europa".
Sui finanziamenti europei Galan ha poi sottolineato che "il Veneto è la prima Regione italiana come capacità di spesa e reale attuazione di ciò che ci giunge dall'Europa". Dopo un'indicazione il Veneto otterrà dall'Europa 30 milioni di euro "che spenderemo in progetti relativi alla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, per la tutela e difesa del paesaggio e per altri interventi che riguardano il sistema museale della nostra regione". Galan ha fatto quindi un richiamo ai mosaici romani di Piazza Armerina (di cui Sgarbi è stato alto commissario): "Sento dire che qualcosa si sta facendo. Ecco, io al posto tuo - ha concluso - mi occuperei soprattutto dei grandi patrimoni monumentali e paesaggistici che la tua magnifica terra possiede e questo farebbe la gioia di artisti come Tornatore e darebbe ancora più senso alla nostalgia di una Sicilia mitica, di una Sicilia mitica e bellissima che probabilmente era l'obiettivo di Baaria".

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it, Ufficio per la Comunicazione della Città di Salemi, SiciliaInformazioni.com]

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05 settembre 2009
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