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Politica e omosessualità

Vendola pensa che Crocetta usi l'omosessualità per sviare l'attenzione dai suoi fallimenti politici

22 settembre 2014

E’ un governatore di una Regione del Sud, è di sinistra, è gay e non è Rosario Crocetta.
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha parlato della Sicilia a margine di un incontro alla Fiera del Levante di Bari, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni rilasciate dal governatore siciliano che in un'intervista ha detto di essere "considerato poco serio (da alcuni esponenti del Pd regionale, ndr) in quanto omosessuale".
"La Sicilia è in una condizione drammatica, il governo regionale siciliano è una nave alla deriva, questa è la verità. La disperazione che c'è in quella terra e gli elementi di assenza della politica rispetto ai problemi e alle criticità sono una condizione drammatica", ha detto Vendola.

"Francamente - ha aggiunto il presidente pugliese - mi pare che questa osservazione, questa confessione, questo sentimento che ha Rosario Crocetta, lo dico con rispetto nei confronti del collega, sia un po' un depistaggio". "Certo - ha proseguito - il Partito Democratico in Sicilia è il principale partito di governo, ma è anche il principale partito di opposizione". "E' un quadro molto confuso e tuttavia - ha concluso - mi pare che Crocetta sia un pezzo della confusione".

Al di la delle critiche mosse da Vendola, è assolutamente verificabile il fatto che Crocetta, negli ultimi tempi, navighi in cattive acque. Nonostante ciò, il governatore siciliano mostra sicurezza. "Nessuno pensi che io tema le elezioni, non mi sono candidato per avere poltrone o vantaggi".
"In questi mesi ho lavorato in coerenza con le mie scelte di vita - ha affermato -. Mi rendo conto di avere introdotto un metodo che ogni giorno suscita reazioni all'interno della casta e dei gruppi di potere, ma io non sono dipendente dai potentati ma dai cittadini che mi hanno eletto e che mi possono sfiduciare". "Ovunque vado - ha concluso il presidente Crocetta - la gente mi incita ad andare avanti. Io sono pronto al dialogo e al mite confronto con le opposizioni ma con fermezza e senza cedimenti sul piano del rinnovamento della classe dirigente, della trasparenza, della lotta alla mafia e del cambiamento che non si limiti a logiche trasformiste, di sostituzioni nominali di potere ma punti alla costruzione di una Sicilia che attende di volare in alto e non permetterò a nessuno che questo volo venga tarpato sul nascere".

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22 settembre 2014
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