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Politici pragmatici e decisioniti

Ecco come i cittadini italiani vogliono i propri politici amministratori

12 gennaio 2009

Pragmatismo e trasversalità sono tra le caratteristiche più apprezzate dai cittadini negli amministratori locali. E' quanto emerge dal Governance Poll 2008 realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24Ore che fotografa il gradimento di sindaci, governatori e leader provinciali.
Tra i primi cittadini si gioca una partita a tre con il primo posto occupato a parimerito da Sergio Chiamparino (Torino), Flavio Tosi (Verona) e Giuseppe Scopelliti (Reggio Calabria). Mentre tra i governatori il gradimento più elevato è di Raffaele Lombardo (Sicilia), seguito da Roberto Formigoni (Lombardia) e Giancarlo Galan (Veneto).
Sicilia promossa a pieni voti anche per i presidenti di Provincia: Giuseppe Castiglione (Catania), Giovanni Cesare (Messina) e Giovanni Avanti (Palermo) occupano infatti l'intero podio.

"I sindaci che godono di maggiore popolarità - spiega Antonio Noto, direttore Ipr marketing - evidenziano un forte senso di radicamento nel territorio". Inoltre hanno "la capacità di intercettare trasversalmente le attese dei cittadini" e sono dotati di "una concezione pragmatica e decisionista del proprio ruolo".

E la concezione decisionista del proprio ruolo il governatore siciliano l'ha manifestata parlando ieri della disparità di trattamento tra Nord e Sud sottolineata al premier Berlusconi, a margine della firma di un protocollo d'intesa tra l'Mpa e i Democratici autonomisti siciliani.
"Nella politica di questo Governo, come del resto in quelle dei precedenti, questo nostro Mezzogiorno ha uno spazio che definire residuale non credo sia eccessivo", ha detto Raffaele Lombardo, che ha raccontato di aver incontrato la settimana scorsa il premier Silvio Berlusconi e di avere con lui parlato anche di "rapporti politici e di prospettive per quanto riguarda il Paese ed alcune regioni ed anche del rapporto tra Nord e Sud in relazione alle politiche del Governo".

"Abbiamo parlato - ha spiegato Lombardo - di un riequilibrio, che non stiamo trovando a partire da questo ddl anticrisi, e poi di infrastrutture e di Ponte sullo Stretto, per il quale il premier ha confermato un'attenzione privilegiata".
"Sia lui che Cicchitto - ha concluso - a parole hanno dimostrato apertura verso il Sud. I fatti purtroppo, al di là della buona volontà, parlano di politiche dei vari ministri e dei settori dell'azione di governo che si muovono esclusivamente nel senso di un Nord che raggiunge meglio gli obiettivi che non il Sud".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]

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12 gennaio 2009
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