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Pollo Italiano: senza influenza ma positivo agli antibiotici

17 ottobre 2005
Polli all'antibiotico smascherati da analisi commissionate da LAV e ''Il Salvagente'': positivi 4 polli su 10.
Anche in Sicilia, tra le prime consumatrice di carne avicola, il fenomeno va controllato.

Pollo italiano all'antibiotico, con concentrazione oltre i limiti di legge, è stato smascherato attraverso analisi di laboratorio commissionate dalla LAV insieme al settimanale Il Salvagente. Le analisi, eseguite dai laboratori tedeschi dell'Eurofins su 10 polli ''da carne'' (broiler) acquistati tra il 19 e il 21 settembre scorso in diverse città del Nord e Centro Italia, presso grandi catene di supermercati, hanno individuato che in uno dei due polli ''a filiera controllata'' Auchan SMA (quello acquistato a Roma, con lotto 05554073AA14R92 e scadenza 28/09/05), sono state trovate quantità oltre il consentito di residui di Doxicycline, antibiotici ad ampio spettro utilizzati per curare infezioni batteriche.
Farmaci che sull'uomo hanno numerose controindicazioni, sconsigliati nei bambini al di sotto dei 9 anni e nelle donne in gravidanza. Residui di antibiotici, in tracce (ovvero in quantità non superiori ai limiti di legge ma pur sempre presenti), sono emersi anche dalle analisi del campione di pollo Carrefour (acquistato a Casalecchio di Reno (Bologna), lotto 03M19/339 5F, scadenza 25/09/05), ''Viversano'' Gs (acquistato a Roma, lotto 03M19/339 5F, scadenza 25/09/05) e La Corte-Auchan (acquistato a Mestre (Venezia), lotto 03539/3B, scadenza 21/09/05). Nel caso di Gs oltre alle Doxicycline sono state trovate anche Oxytetracycline, negli altri due i laboratori hanno rilevato le Oxytetracycline.

Secondo la LAV, anche in Sicilia il fenomeno è presente perché la grande distribuzione ed i supermercati commercializzano le stesse carni in tutta Italia; in Sicilia occorrono maggiori controlli perché proprio la nostra regione è fra quelle ove si registra il maggior consumo di carni avicole.
Anche per questo sabato e domenica scorsi, la LAV è stata presente in sette città siciliane (Palermo, Cefalù, Catania, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Trapani) con la campagna ''Conosci i tuoi polli?'', per far conoscere ai cittadini la verità sulle drammatiche condizioni di allevamento dei polli 'da carne'.
Presso i tavoli LAV è stato possibile firmare la petizione popolare con la quale chiedere al Governo nazionale di schierarsi in sede comunitaria affinché la specifica proposta di Direttiva UE sia modificata e integrata in modo da prevedere la riduzione della massiccia densità di allevamento dei polli, il divieto di selezioni genetiche e di esposizione forzata alla luce artificiale, condizioni adeguate di umidità e temperatura, l'estensione di standard minimi per i riproduttori di pulcini; un sistema di etichettatura obbligatoria che indichi, come per le uova, il sistema di produzione adottato; la riconversione degli allevamenti al chiuso in impianti all'aperto.

L'allevamento dei polli 'da carne', ben 450 milioni all'anno solo in Italia, non è regolamentato da alcuna legge. La Commissione Europea ha recentemente pubblicato una Proposta di Direttiva che si limitata ad armonizzare alcune pratiche di allevamento nei 25 Paesi dell'Unione Europea, ma non prevede alcuna norma capace di intervenire sui gravi e diffusi problemi di cui sono vittime ogni anno 5,2 miliardi di polli allevati nell'Unione Europea.
''Le innaturali e intensive modalità di allevamento dei polli, la selezione genetica finalizzata ad accelerare oltre natura la velocità di crescita di questi animali, la massiccia densità di allevamento, hanno fatto crescere esponenzialmente le patologie dei polli trasformati in 'macchine' da carne, malati, selezionati solo per produrre nel tempo più breve possibile, a scapito del loro benessere - dichiara Roberto Bennati, responsabile LAV campagne europee -. Infezioni, zoppie, patologie cardiache e respiratorie, ascite, sono tra i problemi più frequenti nei polli. Di conseguenza è cresciuto l'utilizzo di antibiotici e farmaci, senza i quali i polli morirebbero prima ancora di essere macellati. Gli antibiotici sono somministrati agli animali malati ma anche al resto dei polli, per la prevenzione di infezioni, e in alcuni casi per la loro capacità di aumentare la presenza di acqua nelle carni, simulando un effetto ormonale. Per invertire questa tendenza, la LAV chiede al Governo di schierarsi in sede comunitaria affinché la specifica proposta di Direttiva UE sia modificata e integrata in modo da mettere fine alle drammatiche condizioni di allevamento dei broiler: per questo, a partire dal 15 e 16 ottobre, chiederemo ai cittadini di firmare la nostra petizione''.

INFO
LAV Sicilia: Tel 347.7028904 - 333.2210604
www.lavpalermo.it - lav.sicilia@infolav.org
LAV Nazionale: Tel 064461325 - 3391742586
www.infolav.org
Per inviare la cartolina di "Gino il Pollo for Lav": http://gino.lav.it
Per conoscere la campagna contro l'allevamento intensivo dei polli:
http://www.infolav.org/iniziativeincorso/introduzione/

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17 ottobre 2005
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