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Ponte di Messina: i primi cantieri al via il 23 dicembre

Ora c'è anche una data specifica e la Regione è pronta a metterci 100 milioni di euro

17 ottobre 2009

Adesso c'è anche una data di calendario: il 23 dicembre 2009. Proprio in questo giorno, antivigilia di Natale, verranno aperti i primi cantieri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. A indicare il giorno con tale precisione è stato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli.
Come ha spiegato nei giorni scorsi l'amministratore delegato della soceità concessionaria Stretto di Messina e commissario per il Ponte sullo Stretto, Pietro Ciucci, e ha ribadito il ministro, verranno avviati i lavori propedeutici, in Calabria e in Sicilia, per la realizzazione dell'opera. Il cantiere principale verrà aperto entro il 2010.

Per realizzare l'opera, ha aggiunto Matteoli, saranno necessari sei anni. Il traguardo, dunque, sarà tagliato nel 2016. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha poi fatto riferimento alle recenti polemiche sulle risorse dopo l'alluvione che ha colpito la provincia di Messina. "Si può essere favorevoli o contrari - ha affermato Matteoli - ma sostenere che soldi vanno spesi per mettere in sicurezza le coste di Sicilia e Calabria è una sciocchezza madornale. Non è che il ministero o il governo ha oltre 5 miliardi per costruire Ponte che invece verrà costruito attraverso il project financing. Se non si fa il Ponte questi soldi non ci sono. Il Ponte a caduta riuscirà a migliorare le infrastrutture in Sicilia e Calabria".

Sull'inizio dei lavori per il ponte è arrivata l'approvazione del governatore siciliano Raffaele Lombardo. "Se il presidente dell'Anas (che è sempre Pietro Ciucci, ndr) mi propone di partecipare a un eventuale aumento di capitale della società del Ponte sullo Stretto, la Regione siciliana parteciperà con 100 milioni di euro. Se questa è la condizione per realizzare l'opera allora parteciperemo".

E come detto dal ministro per le Infrastrutture, è logico che si possa essere d'accordo o meno sulla costruzione del Ponte. E infatti, a trovarsi in disaccordo con la costruzione dell'opera, ad esempio, c'è Dario Franceschini, attuale segretario del Partito democratico. "Anche in questo caso siamo di fronte a degli annunci, è incomprensibile partire da un'opera faraonica", ha commentato Franceschini. "Io trovo che dopo la tragedia di Messina - ha detto ancora - dopo aver visto lo stato drammatico di sicurezza del territorio in cui versano molte città italiane e molte città del Sud, è incomprensibile partire da un'opera faraonica, mentre le persone, le città, le imprese, i centri storici e le periferie urbane hanno decine di problemi. Vogliono far ripartire l'edilizia - ha osservato il segretario del Pd - ma l'edilizia si fa ripartire soprattutto facendo lavorare le piccole e medie imprese, non solo le grandi opere con una data di partenza molto lontana, che fanno lavorare solo le grandi imprese".
Franceschini ha infine ricordato che "da tempo noi proponiamo un piano di straordinaria manutenzione per tutti gli edifici pubblici, per esempio le scuole italiane che cadono a pezzi. Basterebbe allentare il Patto di stabilità dei Comuni per tutti i tipi di interventi che riguardano l'efficientamento energetico e si farebbe subito ripartire l'edilizia".
Da sempre contrario al Ponte Ermete Realacci, oggi responsabile ambiente del Pd. Per Realacci "a tutt'oggi il ponte sullo Stretto è solo una tassa sul futuro. L'unica certezza è lo stanziamento di un miliardo e trecento milioni di euro pubblici, che vengono sottratti a opere molto più urgenti e utili per il Paese. Tutto il resto è dubbio e fumoso e francamente appare molto problematico che un sistema finanziario in difficoltà in tutto il mondo e che in Italia non garantisce il credito alle piccole e medie imprese, sia in grado di supportare un'opera tanto faraonica quanto incerta. A meno che, come al solito, non sia Pantalone a pagare. Vale a dire soldi pubblici con i quali si garantiscono i privati".

[Informzioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it]

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17 ottobre 2009
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