Ponte di Messina: intesa tra le università di Messina e Reggio Calabria
Firmato protocollo d'intesa tra i due atenei dello Stretto e tutte le società interessate alla costruzione della grande opera
Venerdì scorso è stato firmato un protocollo d'intesa con le Università di Messina e Reggio Calabria in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
"Si è tenuta, presso il rettorato dell'Università messinese, la firma del protocollo d'intesa tra l'Università degli Studi di Messina, l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina, il Contraente generale Eurolink, il Project management Consultant Parsons Transportation Group e Sviluppo Italia Sicilia, finalizzato a creare opportune forme di collaborazione per l'intera durata della realizzazione dell'Opera. Il Protocollo risponde alla necessità condivisa di avviare in sinergia un processo di coordinamento, utilizzando ciascuna parte le proprie risorse umane, strutture e competenze", è stato scritto in una nota. "Il documento è stato sottoscritto dal Professor Francesco Tomasello, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Messina, dal Professor Massimo Giovannini, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Pietro Ciucci, Amministratore delegato Stretto di Messina, Michele Leone, Amministratore delegato Eurolink, William Price, Amministratore Delegato Parsons Italia, Vincenzo Paradiso, Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia".
"Il protocollo sottoscritto con le Università di Messina e Reggio Calabria - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - testimonia l'importanza del Ponte non solo per lo sviluppo infrastrutturale ed economico del Mezzogiorno e del Paese ma anche per l'attrazione scientifica generata dall'opera. Attrazione ed interesse che si articoleranno sia nella fase costruttiva che in quella della reale fruizione producendo diffusa e sistematica presenza di soggetti e tecnici direttamente ed interamente interessati alla realizzazione ed alla manutenzione di tale infrastruttura. Con la firma del protocollo si da' vita ad un polo scientifico, un vero centro di eccellenza cui potranno fare riferimento anche gli studenti, gli addetti ai lavori, gli appassionati. Pertanto con viva soddisfazione ribadisco l'impegno del governo per la realizzazione di quest'opera così ingegnosa e foriera di vantaggi per l'intero Sud del Paese".
"Le infrastrutture - ha affermato il Rettore dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Professor Massimo Giovannini - considerate nel loro complesso (porti, aeroporti, strade, ferrovie), sono come i web-link, sono l'informatica materiale, una condizione essenziale per promuovere rapporti commerciali e scambi di merci. Il protocollo di oggi aggiunge una valenza ulteriore, favorisce il flusso di idee e di esperienze, promuove la formazione e il trasferimento degli esiti della ricerca per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Sviluppo centrato sul ponte e sul suo indotto. Il protocollo odierno puo' consolidare il senso di appartenenza ad una condizione geografica unica, l'area dello Stretto. Luogo di forte identità. Abitato da abitanti consapevoli di abitare una condizione particolare, irripetibile. Luogo di leggende e di racconti fantastici, disegni di viaggiatori e descrizioni letterarie. Luogo mitico, posto mirabilmente al centro del Mediterraneo che è come dire al centro della sua storia millenaria". "Reggio e Messina sono città metropolitane che gli eventi spingono a ragionare assieme. A conurbarsi, come esito naturale di spinte razionali e emozionali - ha continuato Giovannini - Ad unire i propri destini, a rinsaldare gli innumerevoli aspetti della propria vicinanza. Il ponte, la lenta maturazione della sua realizzazione, potrebbe contribuire a realizzare questa unione che è materiale e immateriale. E' collegamento fisico e, nel contempo, mentale che proietta l'area dello Stretto e l'immaginario collettivo delle sue genti nello sconfinato mondo delle opportunità del Mediterraneo. Ancora una volta, nella storia, al centro dell'uomo e delle sue attività". "Potrebbe consentire all'Italia e all'Europa di proiettarsi verso il Mediterraneo e verso i paesi del nord Africa che vivono una stagione di grande sviluppo economico e che sono destinati a diventare interlocutori importanti del futuro del nostro Paese. In particolare, le Università di Reggio e Messina, unite da questo protocollo, intendono fondare, con le competenze dei propri ricercatori, un laboratorio permanente di idee e progetti, di opere e speculazioni scientifiche per rendere concreto lo sviluppo dell'intera area dello Stretto", ha concluso il rettore Giovannini.
Il Presidente dell'Anas e Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nell'occasione ha sottolineato: "Ho sempre creduto che il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina costituisse di per sè un grande laboratorio di ricerca, portando grandi vantaggi per l'intero sistema Italia ed in particolare per le regioni direttamente interessate, la Calabria e la Sicilia, e per le relative Università. Oggi, con l'avvio dei lavori, finalmente questo laboratorio prende corpo dando luogo a concrete e reali opportunita' per la ricerca, la formazione, l'occupazione e lo sviluppo d'impresa". "Il progetto ponte è infatti in grado di promuovere relazioni tra Scienza - Tecnologia - Territorio - Mercato che collegano l'innovazione alla valorizzazione delle risorse presenti sul territorio. Rappresenta inoltre un'occasione unica per riportare l'attenzione internazionale sul Paese ed in particolare sul Mezzogiorno d'Italia in ordine alla capacità di realizzare un'Opera altamente complessa, con importanti riflessi sulla capacità di attrarre investimenti. Questo Protocollo è un altro impegno che la Stretto di Messina aveva assunto nel tempo e che oggi ha mantenuto", ha concluso Ciucci.
"Si è firmato - ha affermato il Rettore dell'Università di Messina, Professor Francesco Tomasello - un importante accordo tra l'Università di Messina, l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, la Società Stretto di Messina e le società chiamate alla realizzazione dell'opera Ponte sullo Stretto. La collaborazione sarà incentrata su progetti di alta formazione, di ricerca scientifica e di trasferimento tecnologico coinvolgendo i migliori laboratori dei due Atenei in rapporto a tematiche scientifiche connesse alla infrastruttura. Si tratta di una straordinaria opportunità offerta ai nostri giovani e ai nostri ricercatori, oltre che una premessa utile al fine di poter incubare nuove imprese attraverso il volano di società impegnate nell'impiego di alte tecnologie in ambito internazionale. Non può sfuggire peraltro la novità di una cooperazione tra le due Università che avrà sicuramente importanti ricadute su altre scelte strategiche interuniversitarie in un territorio che presenta note criticita' socio-economiche. Le Università non sono chiamate a discutere sul valore e sul ruolo della infrastruttura o sulle modalità della sua realizzazione ma solo ed esclusivamente sulle iniziative istituzionali pertinenti alla missione accademica".
Intanto, trenta famiglie del rione Torre Faro a Messina continuano ad opporsi alle trivellazioni all'interno dei loro condomini da parte della società Eurolink che deve eseguire delle indagini geognostiche per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Lo fanno tramite una nota del loro legale, avvocato Carmelo Briguglio, che spiega: "Non si è arrivati ad una soluzione bonaria e quindi vengono interrotti i rapporti con Eurolink che proseguiranno necessariamente in sede giudiziaria". Briguglio ha spiegato poi nella nota che precedentemente, su "iniziativa del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, erano stati convocati nel Comune i miei assistiti ed i rappresentanti della Eurolink. In quella sede si è deciso che si sarebbero eseguiti sopralluoghi all'interno dei condomini, al fine di individuare una soluzione bonaria che consentisse ad Eurolink di eseguire le proprie indagini ed ai condomini di avere le necessarie garanzie a tutela dei propri beni e della salute". "A tal fine - scrive l'avvocato Briguglio - è stato richiesto ad Eurolink di predisporre una relazione tecnica sui lavori da eseguire. Leggendo la relazione, però, sono rimaste inalterate le preoccupazioni dei condomini per l'impatto sulla salute conseguente alle trivellazioni da svolgersi in ambiti molto ristretti e necessariamente a ridosso delle abitazioni dei residenti". "Quindi - conclude - procederemo per via giudiziaria per impedire le trivellazioni".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa]