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Pop Street Art Mafia

I murales con la faccia di Messina Denaro? Solo una ''camurria''

28 aprile 2008

Dopo il graffito-pop su Matteo Messina Denaro scoperto la scorsa settimana su di un muro dietro la Cattedrale di Palermo, murales cancellato e per il quale si sono fatti (a nostro modesto parere) tutta una serie di congetture al quanto oziose (''quale recondito significato potrà mai avere?'', ''sarà un messaggio a favore o contro la cattura di Messina Denaro?'', ''E' forse un modo per idolatrare una figura divenuta leggendaria con la latitanza?''), nei giorni scorsi ne sono comparsi altri due: uno, sempre a Palermo, in via dell'Università, accanto all'ingresso della facoltà di Giurisprudenza, un altro su una delle facciate dei nuovi uffici comunali di Castelvetrano (TP), paese natale del capomafia.

La mano sembra essere la stessa, sia per quelli di Palermo che per quello di Castelvetrano, uguale la 'firma' "F.A.". Sembra ovvio pensare che l'ignoto autore, al di la di quale sia potuto essere il motivo che lo ha spinto a dipingere una tale effige, vedendo gli articoli sui giornali rigurdanti la sua opera abbia voluto fare il bis ed un tris ancora più clamoroso: utilizzare come tela il paese del boss.
"Questo disegno porta a mitizzare l'immagine di un boss latitante e di un assassino. Un esempio negativo che non vuole certo spronare all'arresto del boss mafioso ma in questo modo lo si fa diventare un idolo", questi i commenti che arrivano dagli ambienti giudiziari.
All'indomani della comparsa del primo murales a Palermo il questore del capoluogo, Giuseppe Caruso, aveva commentato il fatto con molta semplicità: "L'ideale sarebbe fare spiegare il senso all'autore. A me piace interpretarlo come uno stimolo a catturare Messina Denaro, anche se non gravita su Palermo".

Al di là di tutte le congetture (che a noi continuano a sembrare eccessive), qualcuno ha voluto rispondere ai murales. Giusto ieri mattina, sullo stesso muro della cattedrale dove era stato cancellato il graffito pop-mafioso, è comparso un manifesto con le foto dei giudici Falcone e Borsellino e la scritta "Nel vostro ricordo per arrestare tutti i latitanti". Il manifesto porta la firma dell'associazione "MafiaContro", del quale il senatore Carlo Vizzini (FI) in qualche modo ha voluto rivendicare la vicinanza: "Il gesto che abbiamo compiuto a viso aperto serve a ristabilire le giuste posizioni evitando folli mitizzazioni. Che Messina Denaro cerchi di trasformarsi in un filosofo- intellettuale è l'ultimo inquietante paradosso di una mafia che cerca di farsi mito".

La polizia teme che non finirà qua, e non tanto perché attribuisce un significato minaccioso ai murales (che sono già stati ricoperti con la vernice bianca), ma più semplicemente "perché la pubblicità di questi giorni potrebbe far crescere lo spirito di emulazione". "In ogni caso - ha spiegato il questore Caruso - abbiamo intensificato i controlli in una zona in cui c'è già una massiccia presenza di forze dell'ordine". Ma più che un fiancheggiatore del boss la Squadra Mobile va a caccia di un graffitaro che "in genere tende a ripetersi" e che per lo più ''imbratta i muri''.
Insomma, come dire solo una... seccatura, anzi meglio: una camurria.

- "I murales secondo Matteo" di Francesco La Licata

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28 aprile 2008
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