Portare l'Egitto a Catania...
Inizia a prendere forma il progetto per la sede distaccata del Museo egizio di Torino nel capoluogo etneo
Giovedì scorso c’è stato il primo incontro al Ministero di Beni culturali e Turismo per il progetto di una sede distaccata a Catania del Museo Egizio. Alla presenza del ministro Franceschini, la presidente dell'Egizio Christillin e il direttore Christian Greco hanno incontrato il sindaco di Catania Enzo Bianco per valutare la proposta di una nuova sede ("un po’ come ha già fatto il Louvre", ha spiegato poi il ministro) nella città siciliana.
Il luogo individuato, è stato confermato, sarebbe il Convento dei Crociferi, anche se tutto il progetto, hanno sottolineato sia il ministro sia gli esponenti dell'Egizio, "è ancora in fieri". Intanto però la discussione va avanti e se il direttore dell'Egizio Greco (egittologo 39enne, nato nella provincia vicentina da genitori ragusani) spiega di non aver ancora mai visto quella che dovrebbe diventare la sede distaccata del museo torinese, ci sono già delle idee sulle opere che dovrebbero esservi esposte, tutte provenienti comunque dai depositi.
"Se si riuscisse a realizzare il progetto - ha spiegato Greco - io desidererei portare a Catania del materiale dell'età ellenistica che dialogasse con il materiale archeologico presente nell'isola. Perché il rapporto che si ebbe in età ellenistica tra la Sicilia e l'Egitto - ha sottolineato - fu intensissimo e ricreare questo rapporto e questo dialogo e soprattutto rimettere in connessione la Sicilia con la sponda sud del mediterraneo con un progetto di diplomazia culturale mi sembra molto importante, anche pensando alla situazione attuale".
"La Sicilia, e lo dico in senso positivo, oggi viene invasa da immigrati che in una collezione come quella che immagino potrebbero trovare un motivo di identificazione culturale. A Torino già qualcosa in questo senso abbiamo fatto - ha concluso Greco - con 20 ragazzi egiziani coinvolti come ambasciatori della nostra collezione". [Lasiciliaweb.it]