Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Posta la fiducia sul ddl in materia di intercettazioni

Insorge l'opposizione: ''Il Parlamento viene espropriato completamente di ogni sua prerogativa''

10 giugno 2009

AGGIORNAMENTO
Oggi la Camera vota la fiducia al ddl intercettazioni ed è scontro con l'opposizione che, unita, scrive al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Pd, Udc e Idv insieme contestano il ricorso al voto di fiducia, con cui viene imposto il ddl intercettazioni, metodo che compromette pericolosamente l'equilibrio fra governo e maggioranza e fra maggioranza e opposizione, e denunciano il contenuto di una proposta che nel merito - con l'introduzione degli evidenti indizi di colpevolezza - pregiudica il contrasto alla criminalità e compromette il ruolo della libera stampa. "Confidiamo, signor presidente - conclude la lettera firmata dal capogruppo del Pd, Antonello Soro, dal vicepresidente dei deputati Udc, Michele Vietti, e dal capogruppo Idv, Massimo Donadi - nel suo intervento, nelle forme che riterrà opportune, per restituire pienezza di contenuti democratici al dibattito parlamentare sulle leggi". Il "dubbio legittimo è che il governo usi impropriamente l'istituto della fiducia come strumento di controllo della propria 'amplissima maggioranza'", denunciano i ancora i rappresentanti dell'opposizione nella lettera a Napolitano. 
Sulle intercettazioni piovono le critiche anche della magistratura: il segretario nazionale dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, denuncia: il ddl contiene "clamorosi errori tecnici". Il "problema di fondo è la filosofia del provvedimento" che "limita drasticamente per le forze dell'ordine e della magistratura la possibilità di utilizzare le intercettazioni telefoniche come strumento di indagine. E' un gravissimo colpo alle attività di indagine".
"Per la riconoscibilità dell'associazione mafiosa, le intercettazioni sono importanti. Bisogna stare attenti a dire 'ma tanto per le indagini sulla mafia rimangono', perché a volte si risale all'associazione mafiosa partendo da altri tipi di indagine, da reati minori". Lo ha detto il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati dell'operazione sulle infiltrazioni camorristiche in Toscana, che ha portato a otto arresti, 18 denunce e sequestri di beni per 20 milioni di euro. "Le intercettazioni sono importanti - ha ribadito Quattrocchi - perché l'associazione mafiosa in molti casi non è immediatamente riconoscibile. Spesso si parte da reati minori e poi si risale all'associazione mafiosa. Se in futuro non saranno più consentite intercettazioni per reati fine, non si riuscirà più a risalire alle strutture associative di tipo mafioso".
----------------------------------------

Il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia sul ddl in materia di intercettazioni: lo ha annunciato ieri nell'Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.
Le votazioni di fiducia sul ddl che modifica le norme sulle intercettazioni telefoniche, ambientali e informatiche prenderanno il via oggi pomeriggio, come ha spiegato in Aula la vice presidente della Camera, Rosy Bindi, al termine della conferenza dei capigruppo che si è svolta a Montecitorio. Già stamani sono cominciati gli interventi per l'illustrazione degli emendamenti. Poi avranno luogo le dichiarazioni di voto e il voto degli emendamenti soppressivi dell'articolo 1. Sempre oggi, con eventuale prosecuzione notturna e poi giovedì e venerdì, avrà luogo il seguito dell'esame del ddl.

Il Pubblico Ministero potrà chiedere le intercettazioni e, in caso di urgenza, anche i tabulati. E' questa, secondo quanto riferito da Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia della Camera, la principale novità contenuta nel maxiemendamento al ddl sulle intercettazioni sul quale il governo ha chiesto la fiducia. Nei casi di urgenza, quindi, "quando vi è fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave pregiudizio alle indagini", il Pm potrà richiedere anche i tabulati telefonici con decreto motivato, da comunicare non oltre le 24 ore al tribunale. Questa disposizione che riguarda Pm e tabulati è stata chiesta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni.
Per il resto, il maxiemendamento ricalca sostanzialmente il testo approvato dalla commissione Giustizia di Montecitorio: intercettazioni possibili solo in presenza di "evidenti indizi di reato", possibiltà di pubblicare atti giudiziari dal momento in cui ne sono a conoscenza indagato o difensore, carcere per chi pubblica intercettazioni di cui è stata ordinata la distruzione, anche se la pena detentiva può essere commutata in sanzione pecuniaria.
Ad annunciare la fiducia dell'esecutivo era stato in precedenza il Guardasigilli Angelino Alfano, al termine di una riunione di maggioranza a Montecitorio. Il ministro della Giustizia assicurava che è "tutto a posto, c'è l'intesa nella maggioranza. Il governo porrà la fiducia sul ddl intercettazioni".
 
L'opposizione è insorta. "L'intenzione di porre la fiducia sulle intercettazioni è inaccettabile - ha detto Lanfranco Tenaglia, responsabile Giustizia del Pd - Il Parlamento viene espropriato completamente di ogni sua prerogativa. Non era mai successo in passato che su una normativa di carattere tecnico e che riguardava norme del codice di procedura penale si ponesse la fiducia". "Si tratta - ha aggiunto - di un pessimo segnale visto che il Parlamento non conta più nulla. I parlamentari siano almeno messi in grado di esprimere liberamente con il voto segreto il proprio mandato".
Ha rincarato la dose l'Italia dei valori: "Siamo di fronte ad una maggioranza irresponsabile e sciagurata e ad una legge politicamente eversiva che non solo è il più grande regalo alla criminalità ma viola i più elementari diritti costituzionali di un Paese democratico, come quello del diritto all'informazione e al funzionamento della giustizia". "La decisione, poi, di porre la fiducia su una materia così delicata, per la quale è previsto il voto segreto, il giorno dopo le elezioni, è una vera vergogna nazionale, frutto di un governo accecato ed ispirato nelle sue scelte solo dagli interessi particolari e giudiziari del premier - hanno aggiunto Antonio Di Pietro e Massino Donadi -. Questa legge è il frutto di un patto scellerato tra il Pdl e la Lega che, in cambio di una retromarcia del premier sul referendum, chiude un occhio, anzi tutte e due, e si piega agli interessi del padrone". "Un pugno in faccia agli italiani", ha rimarcato Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, che ha aggiunto: "Questo è inaccettabile".

Per la maggioranza la replica è arrivata da Giuseppe Consolo, vice presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio: "Forse la sinistra soffre di memoria corta. Io invece ricordo ai tempi del Guardasigilli Mastella, come vi fosse addirittura la tentazione, da parte della ex maggioranza, di legiferare con decreto in materia di intercettazioni. Adesso che la nostra maggioranza ha trovato una norma specifica in tema di intercettazioni e si affretta a vararla ricorrendo alla fiducia, la sinistra si straccia le vesti e tira fuori la solita storia del Parlamento espropriato". "Ciò che è singolare - ha aggiunto il parlamentare del Pdl - è che non si critica sostanzialmente il contenuto del provvedimento ma piuttosto lo strumento normativo adottato. In attesa di riformare i regolamenti parlamentari, quello della fiducia è infatti lo strumento più rapido per legiferare, trasformando così in norma l'esigenza dei cittadini di vedere codificata la loro volontà, contemperando il diritto alla riservatezza con le necessità investigative". [Adnkronos/Ing]

- "La legge del bavaglio" di Giuseppe D'Avanzo (Repubblica.it)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

10 giugno 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia