Prende il via il SICILIA QUEER filmfest
L'importante festival cinematografico a tematica glbt che si tiene in piedi sulle proprie gambe, senza istituzioni né politica
Prende il via a Palermo lunedì 20 giugno 2011 il SICILIA QUEER filmfest, il primo festival cinematografico internazionale di cinema d'autore a tematica glbt (gay, lesbica, bisex e transgender) realizzato nel centro-sud d'Italia.
Fino a domenica 26 giugno, il festival presenterà un ricco programma di anteprime cinematografiche nazionali e internazionali, opere prime, documentari, cortometraggi, autori, registi, produttori cinematografici, star del cinema, direttori di festival. Un mondo queer. E queer è la parola chiave, un vocabolo controverso mutuato dall'inglese, poco conosciuto ai più, e usato in passato per bollare dispregiativamente gli omosessuali. Ma che negli anni è andato incontro a una trasformazione semantica: da insulto a sinonimo di ricchezza della diversità e di complessità di sguardo. Qualcuno lo ha definito, in modo originale, suggestivo ed efficace, un termine "insaturo". Per gli organizzatori questo termine è applicabile anche in ambito cinematografico, a sottolineare una scelta di campo stilistica e poetica e la volontà di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi generi, con occhi diversi. Ed è questo, appunto, il sottotitolo del festival: con occhi diversi, la dedica che esprime il filo conduttore del programma ideato da Alessandro Rais, critico cinematografico e direttore artistico. Al suo fianco una squadra tutta siciliana di professionisti del cinema e della cultura: a partire da Titti De Simone, presidente del festival, a Silvia Scerrino, direttrice organizzativa; da Silvia Antosa, studiosa del pensiero queer a Giovanni Lo Monaco, curatore della sezione pedagogica; e ancora Frine Marchese ed Emanuela Di Patti con l'associazione Kleis, l'associazione culturale 'Nzocché, l'Exit drinks di Gaetano Marchese, e una costellazione di altre associazioni e di volontari che anche attraverso il mezzo audiovisivo si propongono di promuovere il contrasto alla discriminazione sociale, di diffondere la cultura della diversità (di orientamento sessuale, di pensiero, di modi di vivere, etc.) e una maggiore presa di coscienza del'apporto positivo legato alle differenze.
Il Goethe-Institut Palermo, il Centre Culturel Français de Palerme et de Sicilie e l'Istituto Cervantes hanno assicurato al festival la loro collaborazione anche progettuale, tanto più preziosa in assenza di qualunque altro sostegno da parte delle Istituzioni pubbliche: il festival conta esclusivamente sul lavoro volontario dei professionisti che hanno deciso di aderirvi.
La prima edizione del SICILIA QUEER filmfest, comprende una sezione competitiva (Concorso internazionale di cortometraggi) con 20 opere in gara provenienti da Italia, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Brasile, Puerto Rico e Singapore.
A questa si aggiunge un fitto programma di film d'autore, che proporrà, ogni giorno, dalle 16.00 alle 24.00 al Cinema Rouge et noir (Piazza Verdi) e l'ultimo giorno al Cinema Edison (Piazza Napoleone Colajanni all'Albergheria), anteprime nazionali e internazionali di opere non esclusivamente riconducibili all'immaginario GLBT.
La serata inaugurale, lunedì 20 alle 21.00, sarà presentata e diretta da Filippo Luna così come la serata di premiazione del concorso, sabato 25, vedrà la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Cucinotta in veste di madrina.
Tra gli ospiti d'eccezione del SICILIA QUEER filmfest, anche Luca Guadagnino (mercoledì 22), regista di Io sono l'amore, unico film italiano ad avere ottenuto una nomination agli Oscar 2010, Vincent Dieutre, regista francese di culto che si appresta a girare in Sicilia il suo nuovo film. Ma anche Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, registi e sceneggiatori del cortometraggio italiano più premiato nel 2010, Rita, presentato a Cannes alla "Semaine de la Critique" già vincitore tra gli altri del Bratislava International Film Festival, del Festival Internazionale di Las Palmas in Gran Canaria, del Festival d'Angers Premiers Plans e del Premio alla regia all'Aspen Shortfest. E ancora Giovanni Minerba, fondatore del più longevo tra i festival italiani a tematica GLBT, quello di Torino.
La sigla-trailer del festival è firmata da Roberta Torre, che la sta girando in questi giorni a Palermo anche con attori non professionisti. La Torre sarà tra i membri della Giuria internazionale composta anche da Kéja Ho Kramer (regista), Giulio Spatola (filmaker), Giovanni Pellegrini (videomaker, studente del CSC di Palermo) e presieduta da Wieland Speck (direttore della sezione Panorama del Festival internazionale del cinema di Berlino). A Speck il SICILIA QUEER filmfest consegnerà, giovedì 24, il Premio Nino Gennaro istituito in memoria del poeta, autore, attore, regista corleonese scomparso, che mise la sua omosessualità al centro del suo attivismo politico e della sua raffinata produzione intellettuale.
Nel corso della settimana tre appuntamenti con "Letterature Queer", a cura di Silvia Antosa e Titti De Simone, dedicati all'approfondimento del concetto di queer attraverso l'analisi di alcuni dei principali testi teorici di riferimento.
E per concludere, due mostre fotografiche: Under my skin di Emanuela Di Patti, a partire dall'11 giugno a L'isola Galleria in via della Vetriera e Una Historia Verdadera di David Trullo, in collaborazione con il Cervantes, nella Chiesa di Sant'Eulalia dei Catalani alla Vucciria. Quest'ultima mostra fa parte del ricco programma di iniziative promosse e realizzate dal SICILIA QUEER filmfest, da novembre 2010 a maggio 2011, che hanno segnato un intenso percorso di avvicinamento alla sua realizzazione. [www.siciliaqueerfilmfest.it]
Artisti, volontari e centri culturali «salvano» il Queer Filmfest
di Rossella Puccio (Corriere del Mezzogiorno, 08 giugno 2011)
Un budegt di appena 2.500,00 euro raccolto grazie ad associazioni di cultura straniera e piccole realtà locali, l'assenza delle istituzioni e della politica, nessun patrocinio pubblico, sono le note d'esordio del primo festival cinematografico internazionale di cinema d'autore a tematica queer del Sud, il Sicilia Queer Filmfest. Note che spiccano proprio per la complessità di una manifestazione che nonostante le assenze e le difficoltà, a cui i governanti in terra di Sicilia ci hanno abituato, come ha anche ricordato Antonella Monastra (consigliera comunale Sel-Un'Altra Storia), è riuscito a creare un cartellone d'eccezione con anteprime, ed eventi collaterali alla programmazione dei film in concorso: mostre, incontri con autori, presentazioni di libri e serate in alcuni dei locali che hanno aderito all'iniziativa.
Il sottotitolo del festival, «Nuove Visioni» sarà stato certamente augurale a contrastare gli atavici problemi della cultura in Sicilia: pochi soldi e distribuiti sempre ai soliti noti. Una regola che sembra minacciare anche uno dei più riusciti e prestigiosi festival siciliani, il Taormina Film Fest, a cui il prossimo anno potrebbero non andare i contributi, come ha ricordato Alessandro Rais. Oltre alle associazioni LGBT fondamentale il patrocinio dei centri di cultura straniera quali il Goethe Institut, il Cervantes e il Centre Culturale Francais. Una macchina riuscitissima grazie alla costanza dei suoi ideatori: Titti De Simone (ex deputata) presidente del festival, insieme ad Alessandro Rais, critico cinematografico e direttore della Sicilia Film Commission; Silvia Antosa, studiosa del pensiero queer; Frine Marchese ed Emanuela Di Patti dell'associazione Kleis, l'associazione culturale 'Nzocché, l'Exit drinks di Gaetano Marchese. A patrocinare l'iniziativa la regista palermitana Roberta Torre che gratuitamente ha realizzato la sigla-trailer della kermesse girata all'interno del Teatro Nuovo Montevergini, tra i partner del festival, e che ha come protagonista il bravissimo Filippo Luna. L'attore palermitano sarà, inoltre, il presentatore del festival. Stasera l'incasso del suo spettacolo «Le Mille Bolle Blu» in scena al Montevergini sarà interamente devoluto al festival. Nomi d'eccezione nella giuria come Wieland Speck (direttore della sezione Panorama del festival di Berlino), Keja Ho Kramer (cineasta e fotografa americana, figlia del famoso documentarista) e Mariagrazia Cucinotta, madrina d'eccezione che premierà il cortometraggio vincitore.