Presentata a Palermo la guida di Slow Food ''Osterie d'Italia, il sussidiario del mangiarbere all'italiana''
Quest'anno quelli di Slow Food hanno scelto Palermo per presentare la guida ''Osterie d'Italia, il sussidiario del mangiarbere all'italiana'' edizione 2007.
Ad essere stati insigniti della ormai celebre ''chiocciola'' sono stati in tutto duecento locali, particolarmente in sintonia con la filosofia di Slow Food per l'ambiente, la cucina e l'accoglienza, con menù che non rincorrono la moda, ma consacrati alla tradizione e al territorio. E sono state 9 le osterie siciliane, di cui tre del palermitano, premiate.
Le osterie del palermitano premiate con la ''chiocciola'' che hanno, inoltre, ricevuto una targa dalla Provincia regionale di Palermo, consegnata dal presidente Francesco Musotto e dall'assessore all'agricoltura Marcello Caruso sono: ''Osteria Paradiso'' di Palermo, ''Nangalarunni'' di Castelbuono e ''Don Ciccio'' di Bagheria.
Per il resto della Sicilia sono state premiate: ''U locale'' di Buccheri (SR), ''Ristorante del Golfo'' di Castellamare del Golfo (TP), la ''Taverna Nicastro'' di Modica (RG), ''Fratelli Borrelli'' di Sinagra (ME), la ''Cantina siciliana'' e ''Vultaggio'' di Trapani.
''La guida Osterie d'Italia, giunta alla diciassettesima edizione è ormai una tradizione consolidata per gli amanti del mangiar bene e della cucina regionale tradizionale, che si distingue per la ricerca di locali che mantengono un legame con le vecchie osterie e il gusto per l'incontro e l'accoglienza - ha detto Paola Ghio, curatrice della guida -. L'edizione 2007 presenta una sorpresa: il dizionario della cucina regionale con 1428 voci di gastronomia di territorio''.
Il ''sussidiario del mangiarbene all'italiana'' di Slow Food, appena pubblicata è già ai primi posti nelle classifiche di vendita dei principali quotidiani, e propone al suo - ormai affezionato - pubblico più di milleseicento (tredici in più rispetto a quella dell'anno scorso) soste di piacere, tra osterie, trattorie, ristoranti, enoteche, aziende agrituristiche, che contribuiscono a disegnare la geografia della cultura del cibo in Italia.
Oltre alla ''chiocciola'', la guida evidenzia quasi quattrocentottanta ''bottiglie'', a segnalare una selezione di vini particolarmente ricercata e curata, e quasi duecentoventi ''locali del buon formaggio''.
Premiate anche le osterie italiane che hanno ricevuto ''l'Ottavino d'oro'' e ''l'Ottavino bianco e rosso''.
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