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Prima Conferenza dei Siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale

L'Unesco a Noto per la stesura di un piano di gestione

10 maggio 2003
Si conclude oggi a Noto la Prima Conferenza dei Siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
''Le nuove disposizioni che impongono a tutti i siti inseriti nella Lista Unesco la stesura di un piano di gestione entro il 2005 - ha detto l'on. Nicola Bono, Sottosegretario alle Attività Produttive e Beni Culturali - non rappresentano semplicemente un obbligo verso l'organizzazione delle Nazioni Unite, ma al contrario sono un'opportunità da sfruttare''.

Secondo Bono, ''l'Italia ha l'occasione di divenire leader nelle politiche di conservazione e di accoglienza. Coniugare la tutela del nostro patrimonio con la possibilità di renderlo una risorsa economica è il nostro obiettivo primario''. ''Per ottenerlo, però - ha aggiunto - è necessario introdurre una nuova concezione di turismo culturale: tutti i visitatori del nostro Paese devono essere messi in condizione di comprendere come i monumenti e i musei non vadano disgiunti dal territorio che li ospita. E' giusto cioè correlare il patrimonio artistico con ogni momento della vita sociale e produttiva, ovvero con le tradizioni dei luoghi che lo hanno espresso. A questo scopo è inevitabile studiare forme di collaborazione e coordinamento tra le istituzioni locali, le soprintendenze, le associazioni di categoria, le strutture alberghiere e il tessuto produttivo delle località interessate'’.

''La Conferenza - ha concluso il sottosegretario - sarà la prima occasione di confronto tra amministratori locali, soprintendenti, responsabili dei siti, rappresentanti al massimo livello delle associazioni di categoria dei commercianti, degli esercenti e degli operatori turistici. Senza un vero e proprio patto d'unità d'azione tra il tessuto produttivo, le istituzioni culturali e le amministrazioni locali difficilmente si riuscirà a perseguire l'ambizioso ma possibile obiettivo di far divenire il turismo culturale una delle risorse economiche principali del nostro Paese''. 

Fonte: Siciliatravel

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10 maggio 2003
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