Primi risultati per ''Paese Tunisia'' progetto promosso dall'assessorato alla Cooperazione della Regione Sicilia
Contratti nel settore del marmo, del tessile e dell'agroalimentare, scambi tra le università di Messina, Palermo e l'ateneo di Tunisi, un accordo in ambito musicale tra il conservatorio di Sidi Bou Said e la fondazione "The Brass Group" per sviluppare una cooperazione nella didattica e nella programmazione di concerti...
Sono alcuni dei risultati raggiunti nell'ambito del progetto-pilota "Paese Tunisia", promosso dall'assessorato alla Cooperazione della Regione Sicilia ed illustrati in questi giorni nel Palazzo della Provincia di Messina nell'ambito del convegno "Sicilia e Tunisia alle porte dell'area di Libero scambio - Risultati e prospettive del Progetto Paese Tunisia".
Nell'importante piano di lavoro figurano anche collaborazioni avviate nel settore del restauro e dei beni archeologici tra il Centro restauro del Dipartimento ai beni culturali della Regione Sicilia e il Museo archeologico di Tunisi, oltre mille e seicento incontri bilaterali con le aziende, 143 imprese partite alla volta della Tunisia, 191 gli operatori tunisini incontrati durante le missioni. A questo si aggiungono 40 soggetti partner, otto settori economici interessati che vanno dall'Agricoltura, Alta tecnologia, Turismo, Ambiente, a quello Culturale, e poi sei gli accordi sottoscritti con alcuni enti tra cui la Fipa, l'Agenzia di promozione degli investimenti esteri, la Camera di commercio e dell'industria tunisina, l'Unione tunisina dell'agricoltura e della pesca (UTAP).
I risultati del progetto, avviato in collaborazione con lo sportello regionale per l'internazionalizzazione Sprint, sono stati illustrati a Messina dal capo-progetto Alberto Coppola. All'iniziativa è intervenuto l'assessore regionale alla Cooperazione, Antonino Beninati.
"Ho destinato - ha affermato Beninati - somme residue del Por 2000-2006, sempre dalla misura 6.06 A, per attivare entro il 2008 due tranche di Progetto Paese rivolte al mercato dell'India e della Russia, paesi già individuati dal ministero per il Commercio Estero. Otto missioni in tutto, 4 per ciascun paese. Meccanica, turismo, aziende vinicole, progettazione di design ed arredo i settori prioritari per il mercato indiano, mentre per la Russia ci si indirizzerà verso la nautica, l'offerta turistica, la moda ed il settore alimentare delle produzioni dolciarie". "Ritengo - ha proseguito - che si sia trattato di un modello sperimentale di marketing che costituisce un successo al di là delle nostre aspettative. Il progetto Paese-Tunisia, con il suo modello organizzativo ed il coordinamento dello sportello regionale SPRINT, ha dimostrato che le aziende siciliane sono riuscite ad essere competitive e sono nelle condizioni di competere con successo con gli altri mercati, nonostante la concorrenza e la globalizzazione".
Oltre 100 aziende siciliane hanno incontrato operatori economici e culturali tunisini, due sono stati gli eventi: uno a Casa Sicilia di Tunisi e l'altro a Villa Malfitano, a Palermo.
"Il progetto pilota 'Paese-Tunisia' - ha aggiunto Coppola - proseguirà il suo percorso per dare assistenza alle imprese e continuità alle istituzioni. Nell'ambito di una riunione fissata il 17 marzo si darà avvio ad una collaborazione tra l'assessorato regionale alla Cooperazione e il ministero degli Affari esteri tunisino attraverso il Consolato".
Al centro del progetto, dunque, le missioni coordinate dal professore Gianni Contino (Mondimpresa) e portate a termine durante dieci mesi di attività: in tutto 12, di cui tre istituzionali e nove operative. Durante le missioni, sono stati conclusi contratti nel settore del marmo, del tessile e dell'agroalimentare. Un altro settore promettente è quello dell'Alta Tecnologia. Il Consorzio Etna Hi Tech di Catania che raggruppa 25 aziende (con un fatturato di 300 milioni di euro all'anno) ha partecipato a due missioni. In Tunisia, il gruppo ha intercettato una piattaforma per l'esportazione di prodotti informatici e la formazione connessa alle tecnologie.
"Il consorzio mira a creare sinergie con l'area del Mediterraneo - ha spiegato Ferruccio Capoferro, general manager dell'Etna Hi Tech - abbiamo attivato dei contatti con i dirigenti di due poli tecnologici a Sfax e Tunisi per progetti di ricerca comuni da realizzare nell'ambito del VII programma quadro europeo. La missione è stata proficua. Nel 2008, contiamo di attivare una società offshore in quest'area e attraverso Tunisi sviluppare il business verso i Paesi del Medio Oriente".
Per dare continuità alle missioni e assistenza alle imprese che vogliono investire in Tunisia è nato, di recente, il progetto "Prospettiva Italia". "Soltanto una piccola percentuale delle imprese - ha evidenziato il consulente di marketing nel Mediterraneo, Italo Spada - riesce a concretizzare degli affari pertanto abbiamo creato un punto di assistenza che funge da antenna di continuità. La struttura è composta da spazi espositivi e uffici amministrativi". [C. Salpietro Aise]