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Primo confronto

Il primo faccia a faccia tra Totò Cuffaro e Rita Borsellino, candidati alla presidenza della Regione Siciliana

08 maggio 2006

Elezioni, candidati, primarie, confronti, urne, schede elettorali, referendum etc etc... Il 2006 è stato anno di votazioni e di cambiamenti. Si è votato ad aprile, si voterà a maggio per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, poi per le amministrative e in Sicilia per le Regionali, si ritornerà alle urne a giugno per il referendum sulla “devolution”.
Insomma, un anno di cambiamenti, aspirazioni, speranze e feroci titubanze.
La Sicilia, riconfermatasi ad aprile grande regione “azzurra”, il 28 maggio vedrà la propria popolazione recarsi alle urne per decidere chi potrà governare la Regione per i prossimi cinque anni, una decisione importante e che ha in se elementi di grande novità: per la prima volta fra i candidati   ci sarà una donna scelta dalla popolazione tramite il metodo delle primarie; un altro candidato dovrà fare i conti con la propria storia “giudiziaria” che non pochi problemi ha portato alla propria storia politica; il terzo candidato dopo essere stato uomo forte di un partito forte, ha deciso di correre con una diversa casacca da lui cucita e fortemente voluta, e che farà la differenza nel momento in cui si comincerà il conteggio dei voti.  

Vicini, dunque, alla fatidica data, due dei contendenti alla poltrona più importante della Sicilia si sono incontrati ieri per il loro primo confronto pubblico, che si è tenuto nella sala dei 500 della cittadella dell'Oasi di Troina, fondata da padre Luigi Ferlauto, nell'Ennese.
Famiglia, coppie di fatto, scuola e volontariato. Sono stati questi i temi che il governatore uscente, Totò Cuffaro (Cdl), e la candidata del centrosinistra, Rita Borsellino hanno affrontato.
Il dibattito, trasmesso in diretta su Sky canale 848, si è svolto nell'ambito del primo Family Fest, la giornata internazionale della famiglia che si celebra per la prima volta all'Oasi di Troina.

"Condividiamo le affermazioni del Santo Padre. Sulla vita non si tratta - ha esordito Cuffaro - e noi all'Assemblea regionale siciliana abbiamo approvato una legge sulla famiglia tra le più apprezzate anche negli altri consigli regionali. Sono stato inoltre tra quelli che ha chiesto ai siciliani di non andare a votare al referendum sulla procreazione assistita che metteva in discussione delle leggi in difesa della vita. Ed è per questo che non ho mai permesso che si consentisse in Sicilia la sperimentazione della pillola abortiva Ru486".

"Conosco e difendo il valore della vita: sono 14 anni che giro incontrando la gente per condividerne le speranze e i problemi, le gioie e i problemi - ha controbattuto Rita Borsellino - ascoltando gli altri ho imparato a condividerne i dolori e le difficoltà. Si deve mettere la donna nelle condizioni di fare scelte diverse. E regolamentare per legge le storture che ci sono. Se il problema si può affrontare con minor pericolo va bene anche un mezzo come la pillola abortiva che può essere meno traumatico". Secondo la candidata dell'Unione inoltre "per la procreazione assistita non è stato giusto affidarne il destino al referendum che è stato un fallimento della politica. Serve invece un dialogo costruttivo".

E da uno dei dibattiti che ha maggiormente animato tutta Italia negli ultimi tempi, i due candidati siciliani hanno poi affrontato l'altro grande tema che vedrà l'imminente nuovo governo nazionale scontrarsi con l'imminente nuova opposizione, ossia quello della tutela delle coppie di fatto.
Secondo Rita Borsellino "è necessario e doveroso il sostegno della famiglia per darle la possibilità di realizzarsi nel mondo migliore e costituire pilastro della società". Ma si è chiesta "se siamo d'accordo che bisogna dare aiuto alle unioni sancite dal vincolo matrimoniale, allora perché dovrebbe essere un pericolo sancire alcuni diritti alle coppie di fatto? In cosa dovrebbe costituire un rischio? Consideriamo la mancanza di servizi un pericolo per la famiglia e non una legge come quella dei Pacs che può essere migliorata".

Ha ribattuto Cuffaro: "La famiglia è quella sancita dal diritto naturale. È una famiglia ordinata tra un uomo e una donna e dall'amore dei quali nascono i figli. Guai a immaginare a derogare da questo diritto naturale. Su queste scelte non si può mediare perché perderemmo la nostra identità. Una cosa è rispettare le coppie di fatto un altra è sancire una precarietà di un rapporto". Poi Cuffaro ha sostenuto che ad esempio "il bisogno tiene più unite le famiglie. Con il benessere si introducono elementi disgreganti".
"Allora è per questo che sono aumentate le famiglie in Sicilia sotto la soglia di povertà, per tenerle più unite", ha ironizzato la Borsellino.
All'ironia della Borsellino, Totò Cuffaro ha risposto rivendicando al suo governo l'aiuto economico alle famiglie sia che iscrivano i loro figli nelle scuole private parificate sia a quelle statali.
"Oltre agli aiuti serve la qualità. E le scuole siciliane così come gli ospedali sono in condizioni di inferiorità rispetto alle altre regioni. Bisogna bloccare i diplomifici che danneggiano la società " ha incalzato la Borsellino.

Altro tema dibattuto è stato quello del volontariato. "È da aiutare - ha detto Cuffaro - si deve stimolare aiutando il terzo settore non profit con la scelta della sussidiarietà per farlo diventare protagonista come nuovo ruolo della partecipazione".
"In questi ultimi undici anni il volontariato e l'associazionismo è stato il mio mondo - ha ricordato Rita Borsellino - con l'esperienza di Libera che è nata dopo le stragi di mafia e racchiude tante realtà per portare avanti le legalità. Ma il volontariato non deve essere precariato cioè anticamera del lavoro".

Alla fine, il moderatore della serata, il giornalista de 'La Sicilia' Giuseppe Fazio, ha posto ai due candidati la domanda su quali sono le qualità che i due apprezzano nei loro rivali. "Ho apprezzato in Cuffaro - ha detto la candidata dell'Unione - il suo senso della famiglia quando ha detto che il momento più bello della giornata è stare con sua moglie e i suoi figli". "Della signora Borsellino apprezzo - ha detto Cuffaro - il grande lavoro che ha fatto per far crescere la cultura della legalità nella nostra regione e nel nostro paese".
Insomma, un finale all'insegna del “politically correct”, come tradizione comanda.

Ma il “politicamente corretto” della serata non è proprio esistito per il “terzo uomo”, ossia per l'altro candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Nello Musumeci, segretario di Alleanza siciliana. Infatti l'europarlamentare, ex di An ha inviato un telegramma al Garante "perché venga ripristinato il rispetto delle regole in questa campagna elettorale". L'iniziativa, spiega una nota di Alleanza siciliana, è stata adottata per protestare contro il confronto televisivo, ctrasmesso in diretta satellitare dall'emittente locale di Troina, tra i candidati governatori di Cdl e Unione, dal quale "Musumeci è stato escluso".
Musumeci si è rivolto al presidente dell'Ordine dei giornalisti, affinché "valuti l'opportunità di considerare compatibile con la deontologia professionale, la presenza di un giornalista, moderatore di un confronto palesemente contro le regole della par condicio, che vede, appunto, l'esclusione del terzo candidato" alla presidenza della Regione Siciliana.

"Non si tratta di un faccia a faccia politico ma di una partecipazione alla giornata internazionale voluta dall'assemblea delle Nazioni Unite per riflettere sull'importanza che la comunità internazionale attribuisce alla famiglia come cellula fondamentale della società e alla situazione nel mondo". L'ufficio stampa dell'Oasi di Troina, da dove è stato trasmesso il dibattito tra Salvatore Cuffaro e Rita Borsellino, ha così ribattuto alla protesta di Nello Musumeci.
"L'incontro che si svolge alla Cittadella dell'Oasi è stato voluto dal Forum delle Associazioni familiari - si legge ancora nella nota - che ha inteso porre alcune domande a due dei candidati alla Presidenza della Regione sulle 6 priorità del forum invitando il mondo del volontariato sociale e familiare a una condivisione aperta. Viene pertanto ribadito che l'incontro è apolitico e apartitico e vede l'Oasi di Troina e la Diocesi di Nicosia ospitanti dell'evento".

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08 maggio 2006
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