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Primo sì al divieto del burqa in Italia

Primo sì alla Camera al divieto di indossare in luoghi pubblici burqa, niqab o altri caschi e indumenti etnici che rendano non identificabile il volto della persona

03 agosto 2011

"Oggi la prima commissione Affari Costituzionali della Camera, dopo aver valutato gli emendamenti, ha approvato il testo della proposta di legge sul divieto di burqa e niqab, che andrà a settembre in aula, per dare la sferzata decisiva a un provvedimento di libertà e civiltà".
E' quanto ha annunciato ieri la parlamentare del Pdl, Souad Sbai, relatrice in commissione del provvedimento, in una nota diffusa alla stampa. "In Francia, Belgio e nel musulmano Azerbaijan questa legge è già realtà - ha spiegato la deputata di origini marocchine - senza che nessuna donna araba musulmana abbia nemmeno pensato di protestare, per quanto la si attendeva. Invece qui qualcuno aveva pensato di intimorirci con lettere ambigue o con dichiarazioni falsamente libertarie".
Il testo del provvedimento è stato approvato con il voto favorevole di Pdl, Lega e Popolo e Territorio, gli ex Responsabili. Contro si è espresso il Pd. Astenuti Fli, Idv e Udc.

La Sbai ha ribadito di voler andare avanti e "quando il provvedimento sarà al vaglio dell'aula, la nostra spinta propulsiva sarà ancora più forte. Ce lo chiedono le donne segregate, umiliate e oppresse che ogni giorno aiutiamo a risorgere dal proprio triste destino. Questa legge è per le donne, sì, ma vuole anche rendere chiaro a tutti coloro che le vorrebbero segregate, che un burqa non è un diritto di libertà, ma solo e sempre un'aberrante imposizione".
Anche il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna ritiene che "il velo integrale non è mai una libera scelta delle donne, ma un segno di oppressione culturale o fisica: vietarlo nei luoghi pubblici vuol dire restituire la libertà alle donne immigrate, aiutarle ad uscire dai ghetti culturali nei quali tentano di rinchiuderle e, quindi, lavorare per la loro integrazione". In Italia, ha aggiunto, "non esiste, come in altri Paesi, un'emergenza-burqa: i casi di donne costrette ad indossarlo restano per fortuna isolati, ma non per questo sono meno gravi".
Di diverso avviso invece Silvia Layla Olivetti, portavoce del Movimento per la tutela dei diritti dei musulmani, con sede a Venezia. "Pur non essendo favorevoli all'uso del niqab o del burqa in Europa siamo decisamente contrari a una proposta di legge che si potrebbe tradurre in una penalizzazione per quelle donne che, per scelta non contrattabile o per costrizione, indossano il velo integrale", ha commentato Olivetti.

La maggioranza ha annunciato che ne chiederà la calendarizzazione in aula a Montecitorio alla ripresa dei lavori a settembre. Nella nuova legge sono previste multe per chi non rispetta il divieto e la reclusione fino a un anno, oltre a pesanti sanzioni pecuniarie, fino a 30 mila euro, per chi obbliga altri a indossare il burqa o comuqnue a girare per le strade con il volto coperto.
Critica sul provvedimento l'opposizione. "La destra vuole lavarsi la coscienza facendo passare per diritti delle donne una forma neanche tanto sottile di intolleranza - ha commentato la sentrice Pd Vittoria Franco -. Proprio nel momento in cui al senato la destra vuole far passare una legge disumana sui rimpatri e sui Cie (legge che ieri è poi passata, ndr), che viola i diritti fondamentali dell'uomo, dall'altra parte - ha sottolineato la senatrice - si presenta come strumento di liberazione delle donne islamiche un irragionevole divieto, che finirebbe per segregarle ancora di più in casa".
Scettica sul provvedimento anche la comunità islamica. "Vietare il velo per legge è un'ingiustizia che tocca le libertà individuali", ha commentato il portavoce dell'Ucoii, l'Unione delle comunità islamiche in Italia, Roberto Hamza Piccardo. "Se c'è chi è libero di essere vestito o svestito quanto gli pare, perché qualcun altro non deve essere libero di portare il velo? Su questo tema continua a esserci una sorta di criminalizzazione e una drammatizzazione mediatica: in Italia le donne che indossano il niqab non arriveranno a cento e di burqa non se n'è mai visto neppure uno".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Repubblica.it, ANSA]

- Voci sotto il burqa (Guidasicilia.it)

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03 agosto 2011
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