Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Probabile svolta nel caso della scomparsa di Antonio Maiorana e del figlio Stefano

Indagata la compagna dell'impreditore sparito nel nulla insieme al figlio il 3 agosto del 2007

26 agosto 2010

C'è forse una svolta nell'indagine sulla scomparsa di Antonio Maiorana, l'imprenditore sparito nel nulla il 3 agosto del 2007 insieme al figlio Stefano in un cantiere edile di Isola delle Femmine, nel palermitano. La Procura di Palermo ha infatti iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento la compagna del costruttore, l'argentina Karina Andrè.

Secondo i pubblici ministeri Gaetano Paci e Francesco Del Bene la donna avrebbe intralciato le indagini. Andrè è stata indagata, ha scritto Salvo Palazzolo in un articolo per l'edizione siciliana di 'Repubblica', dopo la scoperta da parte di Rossella Accardo, ex moglie di Antonio Maiorana, di alcuni fumetti di Topolino, su cui Marco Maiorana, l'altro figlio dell'imprenditore suicidatosi nel gennaio del 2009, aveva scritto di aver aiutato Karina a distruggere la memoria del pc del padre. "Mio padre diceva che se vuoi sconfiggere il nemico devi fartelo amico. Con Karina abbiamo distrutto la memoria del pc dove si conserva il materiale con cui si teneva ... (segue un omissis, ndr) sapevo che quella mattina mio fratello andava a discutere qualcosa di grave e non sono riuscito a trattenerlo".
Una sorta di confessione prima dell’estremo gesto che ora i pm Paci e Del Bene cercano di decifrare.
Pare che Antonio Maiorana avesse dei problemi col cantiere di Isola delle Femmine, dove stava realizzando una cinquantina di appartamenti, ma la mafia non c’entrerebbe. I pentiti, più volte interpellati, hanno dichiarato l’estraneità di Cosa nostra. Salvatore Lo Piccolo, egemone nella zona, "apprese della scomparsa dalla televisione - ha raccontato Gaspare Pulizzi - era particolarmente stupito, non si riusciva a spiegare l’episodio, anche perché il cantiere era già a posto".
I carabinieri sapevano della memoria tolta dal pc, quando sono a perquisire casa sua hanno trovato il computer ma non l’hard disk. Un suo amico avrebbe anche confessato di averlo smontato ma non saprebbe che fine abbia fatto. Alla stessa maniera di come non si conosce la sorte di una busta sigillata. "Il 6 agosto 2007 Karina ce l’ha consegnata - raccontano i genitori di Antonio Maiorana, secondo quanto riporta Salvo Palazzolo su Repubblica - disse che conteneva documenti che avrebbero potuto danneggiare pesantemente una persona. L’abbiamo nascosta in cantina. Il 19 agosto se l’è venuta a riprendere".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, LiveSicilia.it]

- Una svolta nel giallo Maiorana... di Salvo Palazzolo (Repubblica/Palermo.it)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

26 agosto 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia