Probabilmente l'ultima Pasqua da presidente...
Dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto i fratelli Lombardo, in Sicilia non si esclude il ricorso alle urne già in autunno
Dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto i fratelli Lombardo in Sicilia si profila il voto anticipato e probabilmente le urne saranno riaperte in autunno, tra ottobre e novembre. Il governatore, Raffaele Lombardo, ha stabilito di dimettersi "un minuto prima" del pronunciamento del gup che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa o proscioglierlo. Anche nel caso in cui dovesse optare per il rito abbreviato, Lombardo ha chiarito che lascerà la presidenza della Regione prima della sentenza (LEGGI). "L'ho deciso per amore della Sicilia - ha detto durante una conferenza stampa appositamente organizzata - e rispetto per la carica che ricopro, perché non voglio sia intaccata da un eventuale rinvio a giudizio".
Una linea diversa rispetto a quella che seguì Totò Cuffaro, che si ricandidò da imputato per poi dimettersi, travolto dalle polemiche per le foto che lo ritraevano con un vassoio di cannoli siciliani nella sede della Presidenza della Regione dopo la condanna per favoreggiamento semplice.
L'exit strategy è stata concordata durante alcune riunioni con gli alleati con l'obiettivo di sganciare le sorti della coalizione che sostiene l'attuale esecutivo dalla vicenda giudiziaria del governatore. I tempi comunque saranno inevitabilmente quelli della giustizia.
Al gup, cui sarà assegnato il caso Lombardo, serviranno alcune settimane per studiare il faldone di circa 80mila pagine che racchiude le accuse al presidente della Regione e al fratello, il deputato del Mpa Angelo Lombardo, entrambi devono rispondere oltre che di concorso esterno anche di voto di scambio.
Nel frattempo, il leader autonomista lavorerà assieme agli alleati per preparare il ritorno alle urne, sei mesi prima della scedenza naturale della legislatura, prevista nella prossima primavera. Lombardo è sicuro che il "patto di ferro" suggellato con gli alleati reggerà fino all'apertura dell'udienza preliminare. Fli e gli uomini del Pd che lo sostengono, tra cui il senatore Beppe Lumia e l'area 'Innovazioni' dell'ex ministro Totò Cardinale, gli hanno garantito che manterranno l'impegno. Ne hanno discusso nel corso di alcune riunioni, a Roma e a Palermo, proprio mentre la Procura di Catania formulava la richiesta di rinvio a giudizio, come disposto dal gip nell'ordinanza di imputazione coatta.
La maggioranza non vuol correre il pericolo che l'eventuale processo a carico di Lombardo cancelli di colpo l'esperienza politica della coalizione che è riuscita a governare, mettendo all'angolo il Pdl. "La coalizione è vincente - sostiene Lombardo - questo progetto rivoluzionario di riforme dovrà andare avanti per almeno 2-3 legislature regionali, allora sì che si potrà vedere un pò di luce all'orizzonte per questa terra sfortunata". Ed è disposto anche a farsi da parte.
"Ricandidarmi? Io darò una mano, farò l'impossibile perchè questa coalizione si rafforzi" afferma, guardando verso il Grande Sud di Gianfranco Miccichè e gli ex alleati dell'Udc. In questa fase complicata, intanto lavorerà anche con l'opposizione per evitare frizioni che potrebbero interferire, modificando il quadro. Ecco che già subito dopo Pasqua si confronterà con Pdl, Pid e Grande Sud per trovare un'intesa su bilancio e finanziaria e chiudere la partita nel giro di qualche giorno. In questo senso, Lombardo ha apprezzato le parole del coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, che ha proposto un "governo dell'Assemblea regionale per fare una finanziaria snella, con tre-quattro interventi suggeriti da tutti i partiti per risanare i conti e sostenere lo sviluppo". Condurrà personalmente le trattative, pur confermando la fiducia al suo assessore all'Economia, Gaetano Armao.
"Ultima Pasqua da governatore? Probabile" - "Una Pasqua amara? Assolutamente no. E' una Pasqua certamente caratterizzata da una vicenda giudiziaria fondata sul nulla, lo ribadisco, che è strumentale appunto per questo, e nella quale, come è giusto che sia, mi spetta l'onere di dimostrare la sua infondatezza e strumentalità". Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo incontrando i giornalisti a Catania a margine di una manifestazione organizzata dal Mpa. "Se facessi un passo indietro adesso, riconoscerei la fondatezza e la non strumentalità di quella indagine. Ho detto, e ripeto, che non aspetterò un verdetto". Invece, "che sia l'ultima Pasqua da presidente della Regione è più che probabile - ha aggiunto - La volta scorsa si votò il 13 aprile. Questa Pasqua ne avremo 8, comunque vada credo che le elezioni regionali non potranno andare oltre le politiche e le politiche stavolta non andranno oltre il mese di marzo".
"Tutto ha ripercussioni sulla politica – ha aggiunto – quando riguarda i leader. Considero il partito l'unica ancora a cui aggrappare una prospettiva di sviluppo per questa terra, nella quale, a differenza della Lombardia o del Veneto, vige uno Statuto di autonomia che è rimasto per molti versi sulla carta, perché non c'è stata. Ecco qual è la funzione del Mpa, una forza politica che ha ispirato la propria azione autonomista, mancata alla Sicilia salvo che per periodi brevi della sua storia, come nell'era milazziana".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno]