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Proroga di due mesi per lo sgombero del San Giovanni Di Dio

Il custode giudiziario dell'ospedale agrigentino ha chiesto una rinvio per sgomberare la struttura sequestrata lo scorso luglio

07 ottobre 2009

Il custode giudiziario dell'ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento (il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ndr), sequestrato il 28 luglio scorso per "gravi carenze strutturali", ha chiesto una proroga di due mesi per lo sgombero della struttura, prevista per il prossimo 24 ottobre.
La richiesta è stata depositata da Bertolaso, in qualità appunto di custode giudiziario, alla Procura della Repubblica. I magistrati si sono riservati di decidere in attesa della relazione dei loro periti di parte. Il provvedimento terrà conto del "rispetto della legge, il diritto alla salute del cittadino e la sicurezza della struttura pubblica a salvaguardia della incolumità di operatori sanitari e utenti". La richiesta è fondata sulla necessità di dar corso alla verifica per carichi permanenti e di servizio dei corpi dell'intero complesso ospedaliero, alla luce dell'esito non positivo della verifica sismica effettuata sul corpo A, che richiede la programmazione di un intervento di rafforzamento che potrebbe essere seguito senza necessariamente interrompere l'esercizio medico nei corpi interessati.

Nella richiesta il custode giudiziario segnala la necessità di sanare lo stato di cosidetto 'ammaloramento' degli strati esterni del calcestruzzo delle fondazioni dei corpi C e D del nosocomio, a causa dell'ambiente aggressivo determinato da alcune perdite dell'impianto fognario e dalla scarsa ventilazione. Sarebbe pertanto da prevedere al più presto un intervento di risanamento del calcestruzzo e delle armature ossidate e la risoluzione del problema, attraverso la riparazione dell'impianto e la creazione delle condizioni di un migliore ricambio d'aria. Anche questi interventi potrebbero essere effettuati senza alcun impatto sul normale esercizio a cura dell'amministrazione ospedaliera. Bertolaso osserva come anche sul corpo 7 si è accertato uno stato di 'ammaloramento' del calcestruzzo di alcuni pilastri al piano terra, nella stanza occupata dagli impianti tecnologici, anche qui a causa dell'ambiente aggressivo per temperatura, umidità e probabile presenza di sostanze chimiche nell'aria. Nella parte bassa dei pilastri si sono riscontrati valori molto bassi della resistenza delle carote e distruttive delle velocità ultrasoniche. Si ritiene pertanto necessario anche in questo caso adottare provvedimenti urgenti, con opere provvisionali (puntellamenti) atte a scongiurare possibili dissesti. Per quanto riguarda i corpi del blocco a L, Bertolaso sottolinea la necessità di un tempo congruo per il completamento delle analisi della sicurezza statica e sismica, individuato nei mesi due di proroga richiesti.

L'inchiesta sull'ospedale San Giovanni Di Dio è coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Antonella Pandolfi. Le indagini sono state delegate alla Guardia di Finanza.

Il nuovo direttore dell'Asp di Agrigento - Dal marzo scorso è indagato insieme ad altre 21 persone nell'ambito dell'inchiesta sul calcestruzzo depotenziato con cui è stato costruito l'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento del quale fino a un mese fa era direttore sanitario: Gerlando Sciumè - che è lo zio del ministro Angelino Alfano - da due giorni è il nuovo direttore sanitario dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Gerlando Sciumè è stato per anni primario del reparto di rianimazione prima di diventare, appunto, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera. La firma sulla sua nomina è stata apposta dal neo direttore generale dell'Asp Salvatore Olivieri.
A Sciumé, come agli altri 21 indagati, la Procura contesta i reati di falso ideologico e abuso d'ufficio. Gli stessi reati ipotizzati nei confronti dell'ex direttore amministrativo dell'ospedale agrigentino, Daniela Faraoni, nominata nei giorni scorsi all'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello.

[Informazioni tratte da Ansa.it, Repubblica/Palermo.it]

- L'ospedale di Agrigento è stato sequestrato (Guidasicilia.it, 28/07/09)

- 1400 persone devono essere sgombrate dall'ospedale di Agrigento (Guidasicilia.it, 30/07/09)

- Contro la chiusura dell'ospedale sequestrato ad Agrigento (Guidasicilia.it, 04/08/09)

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07 ottobre 2009
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