Prosegue, in attesa di riscontri, l’occupazione della sala consiliare del Comune di Salemi
Dopo un'affollata assemblea tenutasi ieri pomeriggio nella sala consiliare, gli agricoltori salemitani hanno deciso di continuare l'occupazione - iniziata lunedì mattina - in attesa che arrivino notizie concrete da parte degli organi che sono stati investiti della questione.
Alla manifestazione hanno preso parte diversi presidenti di cantine sociali, il sindaco, Biagio Mastrantoni, l'assessore all'Agricoltura, Gaspare Alonzo, i consiglieri comunali Gaspare Baudanza (che ha presieduto l'assemblea e che in questi giorni ha agito da portavoce), Calogero Augusta, Andrea Russo, Giovanni Fici.
Dall'incontro è emersa l'esigenza di coinvolgere nella protesta i comuni della Provincia, affinché le pressioni sugli organi preposti siano più efficaci. Il tutto nell'attesa che lunedì parta la distillazione.
Il sindaco Mastrantoni ha affermato di essere ottimista e sicuro che lunedì si risolverà tutto e non ci sarà bisogno di ulteriori proteste, ma qualora ci fosse necessità sarà al fianco degli agricoltori, così come è stato fino ad ora.
Il consigliere Andrea Russo, nel suo intervento, ha espresso solidarietà ai manifestanti e si è detto disponibile ad affiancare gli agricoltori che occupano il comune di Salemi.
I presidenti delle cantine, dal canto loro, hanno invitato gli agricoltori di Salemi a non mollare e si sono dichiarati pronti ad appoggiare e dare sostegno logistico ai dimostranti.
Durante l'animata riunione, molti agricoltori hanno preso la parola per esprimere il proprio malessere e il proprio sconforto.
Da più interventi è stata evidenziata la necessità di coinvolgere in questa vertenza anche i commercianti, gli artigiani e i professionisti affinché si uniscano ai dimostranti per sostenere la protesta, in quanto se collassa il settore agricolo, crolla tutto l'indotto.
Il numero degli agricoltori coinvolti nella protesta cresce giornalmente di numero, a dimostrazione di quanto sia sentita la questione.
Intanto altri comuni del trapanese hanno contattato gli occupanti, sia per esprimere solidarietà, sia per concordare eventuali forme di protesta.
Gli agricoltori hanno fatto sapere che la distillazione straordinaria non è, comunque, di per sé, sufficiente a risolvere i gravi problemi del comparto e, in un lungo documento, hanno fatto sapere quali sono le altre richieste.
In sintesi si chiede che le vinacce vengano considerate sottoprodotti e non rifiuti speciali; che in sede comunitaria si approvi la distillazione di crisi richiesta dal Governo Nazionale, a prezzi remunerativi, così come promesso dal Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno; l'immediata integrazione della delibera della giunta regionale del dicembre 2004 con l'inserimento in maniera chiara dell’uva da vino; la modifica del decreto attuativo del ministro Alemanno con l’inclusione del comparto vitivinicolo; l'assegnazione agli ispettorati agrari dei fondi e dei mezzi necessari per erogare gli indennizzi agli agricoltori per le calamità e avversità naturali e atmosferiche pregresse 2000, 2002 e danni calamitosi e di mancati redditi del 2004; l'abolizione dell'uso di saccarosio e sostituzione con l'utilizzazione oltre che del mosto concentrato e del mosto concentrato rettificato anche del mosto concentrato rettificato sotto forma cristallina; la defiscalizzazione e la liberalizzazione del mercato dell'alcool di origine vinica per uso alimentare; il controllo di ingresso di prodotti agricoli provenienti da paesi extracomunitari; la riduzione del prezzo del gasolio agricolo con la riduzione delle accise; l'eliminazione dell'obbligo di reimpianto entro cinque anni dopo l'estirpazione del vigneto, consentendo libertà di programmazione senza scadenze temporali.
Infine l'auspicio che il presidente della Regione Siciliana istituisca un tavolo permanente per la promozione strategica di lungo termine del settore vitivinicolo e dei prodotti agricoli.
Gli agricoltori al termine dell’assemblea si sono dati appuntamento a lunedì a Santa Ninfa per verificare lo stato della situazione e, eventualmente, intraprendere ulteriori azioni di protesta.
Gli agricoltori che occupano l'aula consiliare di Salemi